Farmville è probabilmente uno dei giochi che più resteranno scolpiti nella storia del pianeta. Ha segnato indelebilmente quella che viene definita l’era del Social Gaming, un momento storico, l’attuale, in cui il concetto di videogioco prende vita attraverso i social network, assumendo proporzioni planetarie in quanto a masse di giocatori coinvolti in tutto il mondo. Se non conoscete Farmville, significa che non avete collegato un computer ad internet negli ultimi 5 anni. Si tratta di un cosiddetto “browser game” disponibile su Facebook e sviluppato in California dalla software house chiamata Zynga. Si basa su un concetto molto semplice: simulare la vita di un agricoltore, permettendo di piantare, coltovare e raccogliere piante ed alberi virtuali, nonché di allevare animali di ogni sorta. All’interno del gioco si è sviluppato un vero e proprio ecosistema ed un vero mercato, con un giro di affari di decine di milioni di euro. E’ infatti possibile eseguire transazioni ed acquistare continuamente nuovi oggetti e funzionalità.
Farmville ha raggiunto quasi 100.000.000 (cento milioni) di utilizzatori al mese, diventando la più diffusa applicazione Facebook della storia. Il gioco ha preso anche derive su altre piattaforme, diventando una sorta di virus che ha contagiato la società contemporanea. Per molti rappresenta quasi una piaga sociale, poichè ha un effetto da vera e propria dipendenza, che spinge milioni di giocatori a restare incollati ad uno schermo giorno e notte. Persino le fasce più adulte sembrano essere state totalmente assorbite da Farmville, diventando una sorta di tossicodipendenti da social gaming. A dimostrazione di ciò, ecco un video che spiega come Farmville possa deviare totalmente le persone, isolandole dalle realtà e rendendole schiave di un gioco. Il video è stato realizzato da un figlio disperato, che ha voluto in qualche modo “denunciare” gli effetti che Farmville produce su sua madre. Eccola alle prese con quattro computer mentre gestisce le sue proprietà terriere virtuali.