“Vorrei girare il cielo come le rondini
E ogni tanto fermarmi qua e là
Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici”
(Le rondini-Lucio Dalla)
La rondine è uno di quegli animali preziosi per l’ecosistema e anche per la nostra vita, che è bello vederle arrivare con le prime giornate tiepide di sole. Inoltre la rondine è uno di quegli animali che certificano la qualità dell’ambiente in cui vivono. Infatti si riproduce maggiormente nelle strutture agricole tradizionali o circondate da prati e colture foraggere; quindi più le tecniche utilizzate dalle strutture sono sostenibili, più rondini ci sono.
La trasformazione delle pratiche agricole ha influito e influisce negativamente sulla vita della rondine. Secondo la LIPU, in Italia la popolazione delle rondini è diminuita tra il 20 e il 50% negli ultimi anni, mentre in Lombardia il calo annuale è solo del 4% circa. Questo perchè in Lombardia si può fare e si sta facendo molto. Nel 2011 è nato il progetto “E’ ora di aiutare le rondini” che coinvolge partner lombardi, istituzionali e privati. Prima vengono censiti i nidi su un campione di cascine per monitorare la popolazione e in seguito i dati raccolti vengono analizzati dal Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e sono il punto di partenza per le attività di tutela e incremento della popolazione delle rondini.
Gli Enti che si sono uniti al Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate e che sono confluiti nel progetto regionale sono, tra gli altri, la Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, il Parco Adda Sud, laComunità Montana del Sebino Bresciano, il Parco Montevecchia e della Valle del Curone, il Parco delle Groane, il Parco Valle del Lambro, le Guardie Ecologiche Volontarie del Comune di Monza e della Provincia di Cremona, il Parco Locale di Interesse Sovracomunale dei Colli Briantei.
Assieme a loro si sono schierati anche cittadini e imprenditori agricoli, più di 400 tra coltivatori e allevatori lombardi, che hanno aderito al programma di studio e monitoraggio dei nidi.
L’obiettivo del progetto è capire l’impatto che hanno le sbagliate attività umane sulla vita delle rondini per poi progettare strategie per aumentarne le nidificazioni. “Osservare, programmare, agire. Ma anche informare, divulgare, coinvolgere persone. Questo serve oggi per difendere la rondine”.
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