Buongiorno, come va? Impastati dalla maratona notturna di Mentana, eh? Vi capiamo, ma pensate a quelli che sono andati a letto presto, poi si sono svegliati e hanno letto che Donald Trump è diventato presidente degli Stati Uniti. Avranno pensato di certo a uno scherzo della mente, a un hangover particolarmente potente. Invece è tutto vero amici, Donnie ce l’ha fatta. Orange is the new black.
Come un novello Rocky, ha battuto la democratica Hillary Clinton ed è diventato il primo presidente americano arancione, dopo una campagna elettorale in cui si è preso dello stronzo anche dallo zerbino di casa. Se andate su Facebook in questo momento è un’ecatombe: chi parla di puntata di Black Mirror, chi di un finale alternativo de La zona morta, chi si dispera come una prefica a un funerale siciliano e via dicendo.
In realtà qualcuno che gode come un rospo c’è, e si chiama Matteo Salvini, che si invola in parallelismi meritevoli di compassionevole abbraccio e pat pat sulla spalla.
Salta sul carro dei vincitori con un triplo carpiato anche Beppe Grillo, che ha subito fatto un video in cui spiega che la vittoria di Trump è un grande vaffanculo alla stampa, che si è allontanata dalla gente. Video notevolissimo e lui infervorato che nel delirio assume le fattezze di Richard Branson di Virgin.
Troppo facile fare la polemichetta al leader 5 stelle, effettivamente la stampa americana era totalmente schierata con la Clinton, così come i vip: gli Obamas, Katy Perry, Beyoncé, Jay Z, Oprah, George Clooney, Bruce Springsteen, Jon Bon Jovi, Robert De Niro, Salma Hayek, Demi Lovato, Lena Dunham, J-Lo, Snoop Dogg e compagnia.
L’unico amico di Donnie in questa tornata elettorale è stato Clint Eastwood, da sempre un repubblicano anomalo. Ricordate quando in campagna elettorale l’ormai attempata popstar Madonna aveva promesso sesso orale a chi avrebbe votato Hillary? Forse la paura negli americani è stata troppa.
Anche la stampa italiana non è che ci abbia fatto un figurone. Grandi firme ed editorialisti hanno in massa dato per scontata l’elezione di Hillary Clinton, abbagliati dai sondaggi. Poi però c’è chi è andato oltre, pensate a Sciltian Gastaldi che sul Fatto Quotidiano dell’8 novembre 2016 – ieri! – in un articolo intitolato Perché Hillary Clinton sarà la prima presidente, scriveva convinto: “Sono rimasto un po’ sorpreso dal grado di allarmismo notato su diverse testate italiane in questi ultimi giorni prima del voto per le elezioni presidenziali statunitensi. (…) Da quando Donald Trump è riuscito a imporsi nella nomination del Partito Repubblicano, ho pensato che i democratici avrebbero potuto candidare anche Pongo, il famoso cane dalmata protagonista de La carica dei 101, e sarebbero tornati alla Casa Bianca (…) Ma nonostante tutto domattina ci sveglieremo con Hillary Clinton presidente con una maggioranza in termini di grandi elettori che per me sfonderà i 300 su 538. Se poi Hillary dovesse perdere tutti gli stati incerti e vincere solo in Pennsylvania, allora magari la vittoria sarà molto più contenuta. Se poi dovessi sbagliarmi, mi sbrigo a cambiare nome e identità, ché la vendetta di Donald sarà feroce e arriverà di sicuro anche sui blogger de Il Fatto Quotidiano.”
Avete per caso notizia di lui? Sapete quale nuovo nome abbia scelto per la sua nuova carriera, qualunque essa sia? Sarà forse a fare il paio con Andrea Mollica di Giornalettismo?
D’altra parte possiamo capire gli italiani che alla vigilia si sono sbilanciati: l’opinione pubblica italiana aveva già battezzato Trump come nemico pubblico numero uno per questa gif in cui mangia la pizza dalla crosta. Un gesto francamente inaccettabile, uno sputo sul tricolore.
Altrettanti però si sono gasati e hanno lodato la forza con cui fa passare il nostro Flavio Briatore da poraccio, quando lo va a trovare nella Trump Tower (una torre tutta sua, che principe azzurro).
È davvero così strano però che Donald Trump possa piacere? Perché oh, qualcuno l’avrà ben votato. Di certo quando tutti i media lo hanno descritto come un mostro e hanno santificato la sua avversaria politica, al popolo votante ha già ispirato la simpatia dell’outsider. In molti lo hanno votato perché dice le cose come stanno, perché sa parlare alla gente. Si sa che di questi tempi i discorsi da bar fanno vincere le elezioni, no? Dovremmo saperne qualcosa anche noi.
Ma oltre alle frasi razziste, sessiste, omofobe e islamofobiche, oltre alla sintonia con Putin e alla distribuzione massiva delle armi, oltre ai muri da erigere contro gli immigrati, ci sarà pure qualcosa di positivo in questo omone dai capelli buffi.
Forse è ciò a cui è arrivata prima di tutti Martina Dell’Ombra, che con la sua canzoncina faceta analizza la politica estera meglio dei giornalisti iscritti all’Ordine dal 1950.
Lo sappiamo, è difficile alleggerire il clima plumbeo di oggi, ci aspettiamo da un momento all’altro che Lenny Belardo venga eletto Papa, come nella serie tv di Sorrentino e intanto guardiamo in alto per vedere se passa qualche cacciabombardiere.
Forse non era il caso di minacciarlo di botte come ha fatto Bob De Niro, nonostante Donald Trump sia un signore che potrebbe apparire in tutti i capitoli di Brevi interviste a uomini schifosi di David Foster Wallace, uno al cui confronto Berlusconi è Martufello, uno che ogni volta che parla fa venire la pelle d’oca.
Eravamo abituati al presidente bello e figo, che conosce Kendrick Lamar e Drake, che tiene il palco meglio di Jimmy Fallon, eppure non siamo americani, non viviamo lì e non sappiamo davvero cosa porti milioni di persone a votare Donald Trump. Possiamo intuirlo, ma restano supposizioni.
Una cosa è certa: Madonna si è risparmiata un gran numero di denunce per molestie sessuali.