Oggi compie 55 anni Diego Armando Maradona, il più grande genio del calcio di tutti i tempi. Adorato come un dio a Napoli, in cui giocò dal 1984 al 1991 e in cui vinse due scudetti e una Coppa Italia. Un amore che finì con una fuga nella notte .
Perché Maradona ha avuto una vita piena di vette irraggiungibili e baratri altrettanto abissali. I goal come solo lui sapeva fare e l’arresto per cocaina, i miracoli coi piedi e un’esistenza sregolata. Impossibile non commuoversi ascoltandolo cantare la canzone della sua vita nel documentario Maradona di Kusturica.
Maradona è sempre stato un gran tiratore. In questa foto, in compagnia di un altro eroe del tiro, il connazionale argentino Claudio Caniggia.
Maradona non amava granché l’Inghilterra. Il suo goal con la mano durante i quarti di finale del Mondiale 1986 tra Argentina e Inghilterra fece vincere la sua nazione e gli fece guadagnare il soprannome di Mano de Dios. Eppure in questa foto con Freddy Mercury dei Queen sembra che abbia fatto pace con la perfida Albione.
Un’altra canzone in tributo alla sua vita, questa di Manu Chao. Dev’esser stata una bella emozione suonarla proprio davanti a lui.
Prima di Papa Francesco, l’Argentina in Italia era identificata con Maradona. Oggi se la giocano ad armi pari.
La foto qui sotto è meravigliosa. Pensate a quando giocate a biliardino, a quando immaginate di essere dei grandi campioni. Chi vi viene in mente? Maradona, Pelé, Zidane, quella gente lì. E quando sono loro a giocare a biliardino, a cosa penseranno? (in realtà è una pubblicità per Luis Vuitton, ma il succo non cambia)
Tra l’altro, per voi chi è stato il miglior giocatore della storia, Maradona o Pelé? Per il cantante partenopeo Emilio Campassi pare non ci sia storia.
Diego è sempre stato un rivoluzionario, amico di Fidel Castro ed estimatore di Che Guevara. Ha anche iniziato a fumare il sigaro, da vero eroe sudamericano. Già che c’era, si è fatto crescere il mullet più grosso della storia.
Ecco il nostro eroe con la figlia mentre saluta i tifosi della squadra avversaria con la classe che contraddistingue gli eroi.
Pensate, le nuove generazioni cresciute a Balotelli non hanno mai visto giocare Maradona. Uno che ok, ne ha fatte tante in vita sua, ma come giocava lui, nessuno mai. Punizioni perfette, difese e portiere sdraiati al suo cospetto, fucilate al sette, cucchiai precisi al millimetro, botte da fuori area, palleggi antigravitazionali, pure colpi di testa che per uno alto 1.65 non è che siano proprio facili. Un video per rinfrescarvi la memoria e per farvi venire la lacrima facile.
https://www.youtube.com/watch?v=rdrFewAmCdY