Society
di Ilaria Perrone 17 Marzo 2016

Cinque donne spiegano perché non fanno sesso da mesi

Cosa succede e perché ci si trova in una situazione di off sessuale prolungata

Donne che non fanno sesso.  Donne che non fanno sesso.

 

È un pomeriggio di marzo quello in cui m’imbatto nel nuovo disco de I Cani e dalle mie casse, mentre mi sto preparando per uscire e andare in palestra escono le seguenti parole: «ecco a voi la creatura più sola su questo pianeta e i brividi vengono su dalle gambe al petto il posto più freddo è qui proprio dentro al mio letto», quelle parole mi suonano come un appello, come un mantra da ripetere per sentirsi meno soli.

Ammetto che quella canzone mi arriva come uno schiaffo al cuore perché sembra mi stia parlando, quella voce sembra essere la mia o quella del mio letto. Mentre cammino per andare in palestra, a ogni mio passo mi risuona una parola, sono ancora sconvolta e non riesco a scucirmele di dosso.

Penso che esista in realtà un immaginario collettivo diverso dalla realtà, che non rappresenta tutte le donne, e che dipinge le ragazze single come felicemente libertine e promiscue, se sei single e piacente la tua vita sessuale deve per forza essere soddisfacente, questa è un equazione quasi automatica. Per esempio le amiche in coppia se ne escono con frasi del tipo: «e tu, come te la passi? Come t’invidio, quando ero single io ne facevo di cotte e di crude» e non importa se nel frattempo tu provi a cambiare argomento con nonchalance dicendo che nel week end danno di nuovo pioggia, dipinto sulla faccia avranno sempre quel pizzico di invidia immotivata.

Nel mondo di Tinder e di Happn, dove tutti alle cene hanno l’ansia di raccontare agli amici le proprie imprese del week end e dove persino i personaggi di The Walking Dead nel mezzo di un’apocalisse zombie hanno una vita sessuale migliore della mia esistono anche delle persone che stanno facendo una scelta diversa o che si trovano in una situazione radicalmente opposta?

Credo che la risposta sia affermativa e credo che molte più donne attraenti e intelligenti si trovino in una situazione di off sessuale prolungata, magari non per scelta loro, magari semplicemente per un periodo di lavoro intenso o forse perché si diventa più selettivi o magari perché ogni tanto serve un periodo in cui si fa del silenzio o perché stufe di collezionare una delusione sentimentale dopo l’altra.

Decido di parlarne con alcune donne che si trovano in questa situazione per capirci qualcosa di più e la prima con cui lo faccio è A.S., ha 30 anni e mi confessa che da 6 mesi non fa sesso, mi parla della sua carriera, del fatto che sia molto concentrata su di se in questo periodo e che tenga molto di più a coltivare la sua creatività che non a banali scopate, mi dice cha ha chiuso una storia importante un anno fa e io penso che in fondo stia solo cercando di ascoltarsi, me lo conferma quando mi dice: «Credo che la mia astinenza sia anche dovuta all’aver cambiato gusto in fatto di uomini. Ho frequentato molti uomini incasinati, belli fisicamente, vanitosi, ma anche aridi e a volte sadici. Oggi cerco un uomo buono. Oggi un uomo affidabile, presente e gentile potrebbe veramente farmi perdere la testa. Per me oggi l’amore è presenza nell’assenza perché sono lavorativamente felice e quindi ho bisogno di un uomo felice».

 

controllo sulla vita

 

Condivido molto di quello che dice, quasi come se nell’era dei fast food le donne che intraprendono questa strada scegliessero un po’ di incamminarsi nello slow food delle relazioni, dei sentimenti e non sono le possibilità quelle che mancano ma subentra la volontà di prendere il controllo, di preservarsi, di scegliere.

«Non che le possibilità di fare sesso mi manchino. Anzi! Ma per me questo è il momento di selezionare le persone che mi porto a letto, così come le amiche e le decisioni lavorative che prendo».

Decido di interrogare anche S.G., anche lei 30 anni, mi confessa di non far sesso da circa 8 mesi, è una siciliana che ha scelto di trasferirsi a Berlino, una delle città più libere e più aperte del Nord Europa, le chiedo se pensa che la sua astinenza sia legata alla scelta di trasferirsi. « Io abito in una città grande e nel nord europa i rapporti tra le persone sono molto diversi rispetto alle mie abitudini siciliane. Credo più che ci sia un problema legato al fatto che nelle città grandi la gente si trasferisce per lavorare e tutto quello che fa è lavorare come schiavi (a volte anche di se stessi) durante la settimana e spaccarsi in locali e discoteche nel fine settimana, oppure rimanere a casa a dormire o entrambi. Credo che questi non siano i presupposti per creare alcun tipo di rapporto umano, sia esso una relazione d’amore o di amicizia. La gente non ha tempo per se stessa, non può creare il tempo da dare a qualcun altro».

 

party

 

Mi dice che è venuta a Berlino per via del suo ex e che poco dopo essersi trasferita si sono lasciati, lei si è innamorata della città e ha deciso di rimanerci, mi confessa di essere uscita con diversi uomini, in particolare con uno che l’ha corteggiata per 3 mesi di seguito ms con cui non è mai arrivata al sodo: «Fare sesso allegramente è una cosa che appartiene a una certa complicità se hai passato molto tempo con la stessa persona e adesso riesce difficile rapportarmi con un uomo che conosco con la stessa disinvoltura con la quale facevo sesso con il mio ex. Però ci ho provato, mi sono forzata ma non ha funzionato, anche il destino non ha aiutato Non lo so, un po’ è volontario, ho rifiutato tanti uomini conosciuti la sera, credo che più che sesso avrei bisogno di fare l’amore con qualcuno, mi sembra che mi manchi più l’affetto o le attenzioni di qualcuno, che una nottata di sesso animalesco».

 

giphy

 

Esiste, in alcune donne una voglia di affetto, d’intimità, la ricerca una persona capace di essere un compagno più che uno stallone da letto, certo tutti hanno dei pruriti sessuali, ovviamente, ma se è vera la teoria che alle donne serve più di un giro sulla giostra per cantare l’alleluia questo spiega il perché molte donne trovino, dopo un po’, meno allettante il sesso casuale e aspirino a relazioni più intime. Tuttavia pensare si tratti solo di questo è incredibilmente miope e limitante, non è possibile che tutte cerchino solo il principe azzurro, mi risponde D.R. 33 anni e anche lei in pausa da 6 mesi, anche lei, come le altre, bella, intelligente e affascinante, una donna realizzata che non ci si crede fatichi a trovare un uomo. Mi racconta di aver da poco interrotto una storia molto lunga e poi mi concede un punto di vista diverso.

«Secondo me la domanda è un’altra e cioè: quand’è l’ultima volta che ti sei trovata a letto con un uomo che non ti ha soddisfatta? Secondo me tutte risponderebbero con una lista, questa è la causa principale del non sesso, il cattivo sesso. Lì fuori è pieno di uomini impotenti e problematici».

 

cattivo sesso

 

Credo però che ci sia ancora un livello più profondo, penso che si tratti di un problema generazionale, di cambiamento del ruolo di entrambi, d’incapacità di confrontarsi e di trovare un punto d’incontro, insomma dovrebbe essere più facile, non dico stare insieme ma desiderarsi, volersi, fare del buon sesso, incontrarsi, avere voglia di fare una passeggiata. Tutto questo dovrebbe esistere senza un: «io ti ferirò, ti farò del male, tu vorrai sposarmi, io voglio una donna che mi ricordi mia madre, tu mi ruberai i miei spazi, mi farai le corna e io mi vendicherò».

L’ultima donna con cui parlo è N.S. 28 anni, non fa sesso da 9 mesi. Le chiedo come sta vivendo questo momento della sua vita: «I primi mesi l’ho vissuta come dramma relazionale (“vedi, abbiamo un problema, non andiamo a letto insieme da un mese”), ma nessun dramma di astinenza sessuale. Nei mesi successivi grande impennata razionale con una viva asessualità conclamata, ho addirittura pensato che vivere senza sesso potesse essere possibile. Sì, lo so, è una stronzata tant’è che ora non penso ad altro se non a quanto vorrei fare sesso!»

 

voglia di fare sesso

 

Mi dice che le sue amiche vivono situazioni simili, che almeno tre di quelle più vicine a lei al momento si trovano intrappolate nella stessa situazione, le chiedo se pensa si tratti di un problema generazionale, insomma stiamo vivendo un momento in cui chi non ha voglia di salire sulla giostra del mordi e fuggi, non si è fidanzato con il tipo del liceo si trova inevitabilmente solo e astinenza sessuale? «Credo ci sia un problema da affrontare che si chiama competizione tra sessi e mi spiego meglio. Oggi le donne hanno molta più possibilità di ieri di mostrare la loro voglia di valorizzazione, attenzione, non la VERA possibilità di essere valorizzate, e con questo ci sono una serie di conseguenze quali essere finalmente notate come persone di viva e vibrante intelligenza. Le donne hanno combattuto per arrivare a ciò, e ci hanno messo proprio unghia e sangue. Gli uomini, dalla loro parte, hanno avuto sempre una società facilitatrice e non sono stati mai chiamati a lottare come genere sessuale e ora sono spaventati da questo esercito di donne infortite dal combattimento secolare e intelligenti, autonome, determinate e poco inclini al servilismo. Sarebbe bello se gli uomini avessero la voglia di scoprire che, in fondo, biologicamente, siamo tenere di cuore e ci piace comunque cucinare, per scelta. Il problema, l’ho presa alla larga, lo so, è qui, è nella paura del confronto, un confronto nuovo e inatteso. Devo sottolineare che credo questo valga solo per i trentenni, le nuove leve mi sembrano corazzate, almeno da quanto mi riferiscono le mie amiche più furbe».

Il proprietario della mia palestra, o meglio del mio box di crossfit mi dice che è assurdo che io non abbia un fidanzato, mi chiede come mai e vuole capire che cosa succede a questi uomini, gli dico che è mesi che non esco con nessuno e non so dargli una soluzione o un motivo, anche perché l’unico che ho invitato a prendere una birra non mi ha più risposto.

 

donne che non 2

 

Penso che più che di sesso avrei voglia di una passeggiata, anche sotto la pioggia, di parlare con qualcuno, anche di cose poco importanti, nelle orecchie ho ancora il disco de I Cani, che ormai sto consumando, questa volta un’altra canzone: «Come stai? È un po’ che non parliamo, cosa vuoi fare dopo l’università, si lo so è un periodo strano, perché non ci vediamo un giorno se ti va? E mi racconti, o se vuoi parliamo d’altro, qualunque cosa, anche una cosa stupida».

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