Occhio che qui giudicare è fin troppo facile. Si tratta di Carmen di Pietro, la showgirl della Basilicata nota ai più per essere stata moglie dell’indimenticato corrispondente Rai da Londra, Sandro Paternostro. La loro relazione fece scalpore nel Belpaese per la differenza di età tra i due, ben 43 anni, e ancora giù a giudicare, come se aveste perso la bussola per il paese dei fatti vostri.
Il discorso casomai è un altro: una volta rimasta vedova, qualcosa deve pur fare per mantenersi e quindi ben venga un’iniziativa culturale un po’ borderline come quella che sta portando avanti da qualche mese a questa parte, grazie a dei video su YouTube in cui Carmen si mette a recitare in tono fortemente dubitativo le più famose poesie italiane.
Nel panorama desolante dei commentatori seriali di Facebook, una ventata d’aria gelida arriva proprio da questi piccoli capolavori del brivido che Carmen ci offre così, senza nemmeno dover pagare.
L’infinito, di Giacomo Leopardi
L’intonazione è un po’ quella di Vulvia in Rieducational Channel, il personaggio divulgativo di Corrado Guzzanti. È chiaro che Carmen nostra ci marci un po’ su e che abbia trovato il suo modo di veicolare la poesia senza renderla radical chic, leziosa o demodé, grazie al suo metodo che chiameremo antiphatos. Nessuna emozione trasuda dalle sue parole, solo una gran voglia di mettere punti interrogativi dove non ci stanno e il timbro da venditrice di taralli al mercato fa il resto.
Il 5 maggio, di Alessandro Manzoni
Carmen inforca gli occhiali per meglio interpretare i grandi classici dell’interrogazione d’italiano alle medie. Ogni poesia da lei scelta viene declamata sempre col solito tono, dribblando la metrica e l’enfasi per dare una nuova veste ai componimenti, in una bella versione post-moderna.
La spigolatrice di Sapri, di Luigi Mercantini
Carmen, siamo sicuri, ci fa ma non ci è, e questi video ne sono la prova. D’altra parte sul suo canale YouTube condivide anche il servizio inglese in cui si parla del suo seno al silicone esploso in aereo. Niente da dire, sa di certo gestire la sua fama.
Ma ora basta gossip, godetevi di nuovo la poesia.
La quiete dopo la tempesta, di Giacomo Leopardi