Society
di Simone Stefanini 22 Febbraio 2017

Le minacce di violenza sessuale a Bebe Vio su Facebook sono lo schifo di internet

Non esistono parole di condanna che esprimano al meglio lo schifo che proviamo nei confronti di questi personaggi che sporcano vigliaccamente i social

 oasport

Poche persone ci stanno simpatiche come Bebe Vio, un’atleta che ci ha rappresentato al meglio dentro e fuori dai palazzetti dello sport, vincendo l’oro con la scherma agli europei, ai mondiali e alle scorse paralimpiadi. La sua spontaneità ha colpito anche l’ex presidente americano Barack Obama, che si è fatto un selfie con lei alla Casa Bianca, in barba al protocollo. L’abbiamo vista solo pochi giorni fa in tv a E poi c’è Cattelan, autrice di un siparietto molto divertente con il presentatore del talk show e Cesare Cremonini. Anche in quell’occasione ha scherzato sulla sua disabilità con una battuta, “se avete bisogno di una mano ne ho parecchie di riserva qui in casa”, che fa capire quanto sia una persona straordinaria.

 

In tv, storicamente, l’ospite disabile racconta sempre una storia tragica che fa piangere il pubblico, con lei invece ci si diverte e grazie alla sua innata capacità di comunicare, la disabilità è diventata una componente pop, che non va nascosta, ma che al contrario può essere affrontata senza drammi.

 

La protesi usata come selfie stick vanity fair - La protesi usata come selfie stick

 

Purtroppo, la madre degli imbecilli non la smette mai di figliare e allora Bebe ha già dovuto sopportare pesanti insulti dai vigliacchi di internet, quelli che mai nella vita te li direbbero in faccia, ma che dietro la tastiera diventano i peggiori bulli. Di pochi giorni fa la notizia più sconvolgente: una pagina Facebook, fortunatamente già rimossa, avrebbe istigato i suoi iscritti a usare violenza fisica, anche sessuale nei confronti della ventenne campionessa disabile.

Difficile pensare ad abissi morali tanto abietti, a un imbarbarimento culturale e umano così tremendo, eppure ad oggi, su Facebook, è possibile aprire pagine senza alcun controllo, che vengono chiuse solo dopo insistite segnalazioni, e neppure sempre, come nel caso dello stupro virtuale.

 veneziatoday

Dalla sua, Bebe Vio ha denunciato gli autori della pagina incriminata e ha chiesto una risposta ferma e decisa a questi comportamenti. “Sono amareggiata perché sono anni che do tutta me stessa e lotto per gli altri. Sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare.” ha dichiarato in proposito.

Non esistono parole di condanna che esprimano al meglio lo schifo che proviamo nei confronti di tali personaggi, che di fatto sporcano lo spazio in cui viviamo e lavoriamo molte ore al giorno, con atti vigliacchi e criminali che invitiamo tutti a segnalare sempre più spesso, nell’attesa che Facebook Italia, coi suoi 28 milioni di utenti, si doti di un ufficio italiano funzionante, come richiesto espressamente dalla Presidente della Camera Laura Boldrini.

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