In questi giorni quello delle licenze per l’utilizzo delle armi è sicuramente un tema delicato. Solo ieri i genitori di Fabio Di Lello, l’uomo che ha ucciso con una pistola regolarmente registrata Italo D’Elisa per vendicare la morte della moglie a Vasto, hanno dichiarato che il figlio aveva seri problemi psicologici e che avevano tempo fa richiesto la revoca del porto d’armi.
Ora l’Eurispes ha pubblicato le statistiche delle città italiane dove sono vendute più armi. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, ad oggi in Italia ci sono 300 mila licenze di porto d’armi e sono almeno 10 milioni le pistole e i fucili detenuti in Italia regolarmente.
Sul podio delle città italiane con più licenze rilasciate sono Milano con il 7% dei cittadini, si parla di circa 300.000 persone. A parimerito con la città meneghina c’è Torino e, poco più giù, troviamo Roma, con il 6,7 %. Mai ci fosse bisogno di ribadirlo, lo studio si è occupato di tutti coloro che posseggono un’arma da fuoco legalmente e non è in grado di quantificare tutte le armi introdotte nella penisola per altre vie.
Sempre dallo studio si può evincere che le ragioni ufficiali per cui un italiano compra un pistola o un fucile sono la caccia e il tiro a segno. Secondo gli analisti solo 8 italiani su 100 ammettono di aver comprato un arma per sentirsi più sicuri. Tra le figure professionali che più spesso ricorrono all’acquisto di un’arma ci sono i gioiellieri, ma anche avvocati e imprenditori.
FONTE | milano.virgilio.it