Categories: Society

Impossibile resistere al richiamo del mullet, l’acconciatura più imbarazzante degli anni ’80

Amici, lo sappiamo benissimo che l’argomento mullet è già stato sviscerato a dovere su queste pagine, ma che possiamo farci, è una delle nostre passioni e quando troviamo foto che non avevamo visto prima, ci sentiamo male se non le condividiamo con voi.

Abbiamo avuto a che fare coi capelli osceni, con le peggiori pettinature anni 80, ma poi, come Paolo e Francesca che vorticano in eterno, fornicanti e peccatori, anche noi rimaniamo avvinti e ritorniamo a quest’acconciatura risibile, unisex e terribilmente attraente. Se abitate nelle città di mare, potere avvistare il mullet in testa ai turisti tedeschi o olandesi il cui cuore si è fermato ai tempi del video di Radio GaGa dei Queen o dalle movenze sexy maschie di George Michael (ad alcuni, si è fermato per davvero nella finale Italia Germania del 1982, ma questa è un’altra storia.)

Il fatto è che, durante quei maledetti anni, non era proprio possibile fare a meno dell’acconciatura che (ripetiamo per i più distratti) fonda la sua radice nella dicotomia corti davanti, lunghi dietro (office in the front, party in the back), perché tutti gli attori/cantanti/sportivi ne erano forniti e ce la rivendevano come cosa figa:

Molti ci hanno provato ad imitarli,  altrettanti hanno fallito, ma col mullet, ogni fallimento è una vittoria, poiché quanto più brutta è la pettinatura, tanto più riuscita è la gag.

Perché di gag si tratta, vero? Ok, ammirate questa serie di fenomeni compreso Peter Dinklage, il Tyrion di Game of Thrones che l’ha sfoggiata in un film di sicuro gusto.

[foto via sadanduseless.com]

Simone Stefanini

Published by
Simone Stefanini
Tags: lol

Recent Posts

L’importanza del legame con i tifosi per le associazioni sportive locali

Squadre e associazioni sportive: gli accessori che aiutano a rendere profondo il legame con i…

2 mesi ago

Il ragazzo meraviglia: Robin Champloo

Juni Ba ne Il ragazzo meraviglia dimostra quanto il comics "americano" sia ancora vivo e…

2 mesi ago

Laika: puoi fidarti di me

Nick Abadzis celebra la cagnolina Laika in un fumetto superlativo, pubblicato da Tunué. I could…

2 mesi ago

The Brutalist: si può fare architettura dopo Buchenwald?

The Brutalist di Brady Corbet  risponde di sì, che è l'unica meta possibile di quel…

2 mesi ago

Suoni ancestrali, una conchiglia con dentro un enigma

Con Suoni ancestrali Perrine Tripier realizza un romanzo sconvolgente e perturbante che parla di politica,…

2 mesi ago

Kingdom Come: Deliverance II. Son monarca, son boemio

Kingdom Come: Deliverance II di Warhorse Studios è un instant-classic del gioco di ruolo. La…

2 mesi ago