Sapete come nascono le leggende urbane, i miti da tramandare per generazioni, no? Il più delle volte, per via di una sciocchezza. Tipo, non so, stai per entrare a dare un esame, tocchi la testa del busto in marmo del Rettore, l’esame va benone e da quel giorno lì, lo farai sempre prima di una prova importante.
Ecco, un po’ diverso è quando ti attacchi alle pudende delle statue (per i meno eruditi: tutte, culi, genitali in genere) rovinandone la superficie, giusto perché qualche genio un giorno disse che toccarle portava bene.
Guardate qui sotto, nove esempi di statue rovinate dalla mano un po’ troppo invadente dei visitatori:
FONTE | distractify.com
In Cina c’è questa statua della Principessa Iron Fan la cui tutta sinistra sembra porti bene e dunque schiere di turisti e residenti fanno a gara per toccargliela, senza nemmeno portarla a cena prima. Che cafoni.
La statua di Victor Noir in Francia, viene costantemente baciata in bocca dalle signore, che poi gli mettono fiori nel cappello e già che ci sono, gli ravanano il pacco, perché porta fortuna e fertilità.
Anche la menna sinistra della statua della moglie di Yu il Grande in Cina viene costantemente molestata per la buona fortuna.
Questa è una statua immensa di Adamo, purtroppo minidotato ma multitoccato dalle signore di tutte le età.
Quando sei un pervertito, ti attacchi anche ai capezzoli della donna con quattro gambe, giusto per far vedere al mondo di che pasta sei fatto.
Un moto di eleganza innata, farsi ritrarre sotto i coglioni giganteschi del toro di Wall Street, mentre ne tasti peso e consistenza.
Anche questa signora s’attacca all’arte di Praga.
Le spose toccano il pisellino di questo angioletto a Minsk. Lui si copre il volto dalla vergogna.
E in Italia? Vogliamo essere da meno? Ecco dunque due signori attaccati ai virginali seni di Giulietta, promessa sposa a Romeo ma ahinoi esposta alla pubblica, imperdonabile lussuria.