Society
di Simone Stefanini 4 Giugno 2015

8 buoni motivi per non voler crescere mai

I DON’T WANNA GROW UP

Vi ricordate il film “Da Grande” con Renato Pozzetto (o il suo apprezzabile clone americano “Big” con Tom Hanks)? In entrambe le trame, un bambino non vuole più essere tale, vuole diventare grande per fare le cose degli adulti: radersi, avere degli appuntamenti, guidare la macchina, andare alle feste, addirittura lavorare invece di andare a scuola. Alla fine dei due film, i bambini desiderano ritornare piccoli. E ci credo…

Sì perché tutte le cose del diventare adulti che ci sembravano fighe da bambini, poi in realtà mica lo sono così tanto. E non parliamo di quelle da comizio politico, tipo le tasse, la crisi ecc.

Ci riferiamo a quei traguardi che davvero non vedevamo l’ora di raggiungere per poi desiderare ancora di più di tornare indietro.

https://www.youtube.com/watch?v=73NdmMYZsnM

FONTE | distractify.com

1) Gli appuntamenti

L’appuntamento inizia la mattina, con l’ansia a duemila, cinque docce, più cambi d’abito di una valletta a Sanremo, per poi andare al ristorante e scoprire che il tuo lui è cafone o che la tua lei, mentre parli, guarda il cellulare. Come dice Larry David: “L’appuntamento è quell’esperienza che si fa con un’altra persona per farci apprezzare lo stare da soli.” 

Certo, alcuni cambiano la vita, ma la maggior parte sono un’enorme perdita di tempo e di fiducia nell’essere umano.

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2) I compleanni

Che super divertimento festeggiare il fatto che sei invecchiato di un anno, insieme ai tuoi amici anche loro invecchiati di un anno e renderti conto che non sei più in grado di reggere un’ubriacatura senza diventare un disabile psichico e motorio durante il giorno successivo. Ah, che risate a parlare dei vecchi tempi per poi rimpiangerli e maledire quelli odierni.

No, i compleanni smettono di essere davvero divertenti il giorno in cui compi 20 anni.

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3) Fare la spesa

Quando guardavi tua madre scegliere il cibo, i vestiti e tutto il resto, pensavi “sarà bellissimo poter decidere per me”. In realtà, dopo qualche anno di indecisioni davanti al frigo dei surgelati, faresti volentieri a meno di questa incombenza e pagheresti i soldi che non hai per mandare qualcuno al supermercato a decidere per te.

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4) La Laurea

Asilo, elementari, medie, liceo, università e finalmente il tuo percorso di studi è finito! Basta coi libri, coi voti, coi giudizi, con le paranoie, finalmente si entra nel mondo reale! Ehm, lo sapete da soli come finisce questa favola, vero?

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5) Guidare la macchina

Mentre eravamo sul sedile posteriore ed i nostri genitori cantavano a squarciagola le canzoni di Battisti, avremmo voluto tantissimo poter guidare e sognavamo quelle strade infinite col vento nei capelli. Ecco, mentre torniamo da lavoro e restiamo in coda 40 minuti in tangenziale, un po’ Battisti ci manca.

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6) Andare a ballare

Pop, rock, funky, revival, techno, l’importante è uscire, bere qualcosa e andare a ballare. O almeno così ci sembrava, quando le discoteche ed i locali ci erano vietatissimi a causa della nostra giovane età. Ora che in teoria potremmo uscire tutti i weekend e rientrare all’alba, ci ritroviamo spesso in pigiama a fare una maratona di serie tv in casa. Oppure usciamo, facciamo le 5 del mattino e passiamo il resto del mese a riprenderci e ad aspettare che la tipa/il tipo al quale abbiamo dato il numero di telefono, ci chiami davvero.

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7) Radersi

Ogni ragazzino ha desiderato ardentemente che gli crescesse la barba per potersi radere. Che gran cazzata, oggi la barba si porta lunga. Per le ragazze la controparte potrebbe essere il parrucchiere che puntualmente sbaglia taglio, facendole attendere mesi e mesi prima che ricrescano alla lunghezza che desideravate in origine.

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8) La prima volta

Parliamoci chiaro, questo è il traguardo dei traguardi. Magari non proprio da bambini, ma allo spuntare dei primi brufoli, subito. Sbarazzarci della verginità quanto prima, più che per catartica esperienza personale, per poterlo dire agli amici. Ma chi di voi ha avuto una prima volta decente? Di solito è una cosa che fa male o che non la senti nemmeno, che dura pochi minuti con una persona della quale poi non te ne frega nemmeno niente. Il giorno dopo, riflettendo sull’accaduto, non ti capaciti di quanto questo mito sia sopravalutato. Ma ai tuoi amici dirai cose che nemmeno nei film di Sasha Grey si fanno.

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Ok, ora possiamo dirlo, abbiamo scherzato. Perché ogni cambiamento ha il suo rovescio della medaglia e, per quanto ci ricordiamo il passato sempre più romantico del presente, se dovessimo rivivere una settimana dei nostri 8, 10 o 15 anni, non la troveremmo così affascinante.

Divertitevi!

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