Society
di Federica Borghetti 22 Maggio 2012

6 regole per i bambini che mordono

Quando un bimbo va all’asilo nido può capitare che morda gli educatori, o i compagni o che torni a casa morsicato.

Per un bambino che ha intorno ad un anno di età mordere è un modo per scoprire quello che lo circonda. Infatti, già da quando ha sei-otto mesi il lattante inizia a portare tutto alla bocca, appena impara a muovere le braccia e le mani, le usa per quello: portare alla bocca. Ciò gli permette di scoprire e riconoscere gli oggetti, sia dall forma, sia dal sapore e dall’odore.

La bocca è lo strumento con cui il bimbo conosce il mondo circostante.

Dopo l’anno di età il bambino incomincia a comprendere che il mordere attira l’attenzione e spesso la simpatia di mamma e papà. Il bambino un po’ più grande, quindi, utilizza il morso o per scaricare una tensione emotiva, oppure per attirare su di sè l’attenzione degli altri. Infine, più il bimbo cresce e più utilizza il morso quando è frustrato e non riesce a comunicare meglio quello che vuole.

Il bambino non ha la razionalità per gestire tutte le situazioni che gli capitamo e quindi morde e basta, passa subito all’atto, non ci ragione su. Un po’ come certi utomobilisti che ti scaricano addosso un fiume di parole e se possono ti aggrediscono proprio!

Inoltre, fino ai 20 mesi circa il bambino non è ancora in grado di comprendere la disciplina e quindi la rabbia della mamma o delle educatrici all’asilo, fa parte del suo divertimento.

Quindi, ecco 6 regole da seguire, cosa fare quando un bambino morde:

1) Evitare di ridere o di stare al gioco del bambino

2) Esprimere al bambino la nostra contrarietà ai morsi, anche se sono piccoli bisogna dirgli che fa male e fargli vedere il segno che lasciano i loro dentini.

3) Visto che sono nell’età in cui masticano e mettono tutto in bocca concediamogli giochi che possono essere morsicati.

4) Se si valuta che sta per mordere intervenire usando un tono di voce dura, guardandolo negli occhi. Quando morde provare a non guardarlo e non rivolgergli la parola per un po’ facendogli capire che si è arrabbiati con lui.

5) Non utilizzare sistemi equivalenti al suo, tipo schiaffi o pizzicotti o addiritura morsi perché gli confermerebbe l’idea che il morso serve a far valere i propri diritti e che chi morde è il più forte.

6) Se si ha l’abitudine per gioco di mordicchiare il bambino, smettere di farlo in quanto non è in grado di capire la differenza tra morsi affettuosi e quelli aggressivi.

 

Federica Borghetti è la curatrice della rubrica “l’esperto risponde” del sito Nidomilano.it

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