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Noi siamo la fantascienza ma non ce ne siamo accorti

Gli anni ’80 sono stati forse l’epoca che più avrebbe voluto essere il futuro. Nei film si ipotizzava ogni genere di  conquista tecnologica, le pubblicità vendevano il walkman come fosse un razzo spaziale e le scarpe con la linguetta che si gonfiava erano il massimo in fatto di evoluzione della specie. Poi, un passo dietro l’altro, è successo che nel futuro ci siamo entrati davvero, senza accorgercene.

Facciamo un gioco: pensate ai film di fantascienza e io vi dimostro che ci siamo già dentro:

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I robot esistono e sono anche molto realistici, a tal punto da pensare che davvero un giorno potrebbero sviluppare un’intelligenza propria e conquistare il mondo

Quando sono nati i tuoi genitori, per trasportare una memoria di 5 megabytes occorreva un aereo, oggi la memoria di 128 gigabyte sta dentro una schedina grande come un’unghia

Esistono pubblicità talmente interattive che sembra di abitare il mondo di Harry Potter

C’è un’app che permette di tradurre simultaneamente, in video. In pratica cambia la realtà davanti ai tuoi occhi

Guarda come si comporta una mano bionica:

o addirittura un braccio bionico:

Le automobili volanti sono realtà. Questo è un prototipo funzionante:

Esiste un cucchiaio auto-stabilizzante che permette di mangiare ai malati di Parkinson

Gli astronauti usano l’assenza di gravità per farsi i selfie

Questo tessuto resiste anche allo sporco impossibile

 Il grafico spiega quanti pianeti sono stati scoperti quest’anno, in confronto agli anni precedenti

Shangai è cresciuta così dal 1987 ad oggi

I film si girano dentro capannoni verdi e poi si aggiungono personaggi e sfondo in computer grafica

C’è una porta del bagno che si oscura una volta girata la chiave

Questa è la biblioteca digitale della metro di Bucarest: basta scannerizzare il codice QR per scaricare e leggere il libro

Con gli occhiali per la realtà virtuale si possono progettare oggetti in 3d praticamente a mano

Oggi il nuovo Papa lo si accoglie così

e tutto, ma proprio tutto quello che vedi in questa foto, sta dentro lo smartphone che tieni in tasca.

Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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