Il dottor O’Followell scrisse nel 1908 “Il corsetto” nel quale spiegava come cambia il corpo femminile indossando quello strano busto tanto in voga all’inizio del 1900, che costringeva il punto vita delle donne fino a farle rischiare gli organi interni e le costole, tutto per seguire una moda brutale e pericolosa.
Alcuni sostengono che le foto qui sotto siano state fatte a donne senza il corsetto e che poi sia stato disegnato sopra, altri sostengono la veridicità delle foto in questione, in ogni caso il punto è un altro, cioè l’evidente deformazione del corpo.
“Durante tutto il 1800 massima ambizione della donna fu avere il vitino di vespa, ossia una circonferenza che non superava i 40 centimetri, in contrasto con la larghezza della gonna. La difficoltà di indossare simili corsetti fu superata con l’invenzione dell’allacciatura “alla pigra”, che comportava una serie di lacci variamente incrociati che non necessitavano dell’aiuto di alcuno. L’uso del busto poteva comportare anche tragedie, come quella riferita da un giornale parigino nel 1850 i cui si dichiarava che una giovane donna, morta durante un ballo, aveva indossato un corsetto talmente stretto che le costole avevano perforato il fegato”. Alla fine dell’Ottocento il busto si allungò oltre la vita stringendo anche una parte dei fianchi. La sua conformazione anatomica dava alla figura di profilo una linea ad Esse che spingeva il petto molto in alto e inarcava i reni indietro. Così il periodo che in Italia conosciamo come Liberty consegnava la donna al nuovo secolo, che si apriva con grande euforia, ma con molte contraddizioni. Questo micidiale accessorio costringeva tutti gli organi interni, serrandoli e deformando il fisico, causando anche disturbi digestivi e svenimenti. Le dame eleganti dovevano avere un busto adatto ad ogni capo del guardaroba, con trine, nastri e tessuti pregiati. Se si pensa che la moda ottocentesca pretendeva dalla donna un vestito per ogni occasione (da casa, da giardino, da visita, da carrozza, da passeggiata, da viaggio ecc.) si può immaginare la dovizia di busti che doveva comprendere un guardaroba elegante. Nemmeno lo sport, che cominciava ad essere praticato da uomini e donne alla fine del secolo, risparmiava il corpo dal busto. anche se con fianchi elastici e corsetti privi di stecche.” FONTE | it.wikipedia.org
Fortunatamente, una moda che si è estinta attorno al 1910, quando Paul Poiret rivoluzionò il campo sartoriale abolendo, il busto ed inventando una linea stile impero, con la vita alta e la gonna stretta e lunga, ben più pratica e per niente pericolosa.
[immagini via]
Qui sotto, la compressione del fegato a causa del corsetto:
In questa foto d’epoca, il prima e dopo di una donna col corsetto:
Qui sotto, l’attrice Anna Held, esempio della bellezza dell’epoca, strizzata in un corsetto: