In occasione della vittoria (quasi a culo) con la Svezia, vi presentiamo le pagelle dell’esperto Silvio Scapigliati, che a volte è un pirata, altre è un signore, ma trova sempre le parole giuste.
BUFFON S.V.
I 90 minuti del match sono stati per lui un lungo riempitivo fra un prepartita sghignazzante con Ibra ed un post condito dall’ormai leggendaria presa volante alla traversa, stavolta riuscita. Si dice stia preparando la catapulta infernale con Insigne. Gigi si sta godendo alla grande il suo ultimo Europeo EDONISTA
BARZAGLI 6,5
Ha una qualità particolare: se si vede poco significa che la fase difensiva va alla grande. Con la Svezia succede proprio questo, pochi fronzoli e sicuro rendimento BUND TEDESCO
BONUCCI 6,5
Gli svedesi lo hanno studiato bene e non gli permettono di “pirleggiare”. Non sempre preciso nei pochi lanci effettuati, si dimostra insuperabile, elegante o risoluto a seconda dei casi. Impeccabile su Ibrahimovic, rischia la frittata nel mischione finale su Granqvist. GHIACCIO BOLLENTE
CHIELLINI 7
Giorgione sa che incrocerá Zlatan e la cosa lo esalta in stile Commendator Zampetti. Come previsto le prende e le dá, meno previsto é il fatto che gli svedesi lo lascino impostare. Lui non si esime ma i risultati sono prevedibilmente deprimenti. Ma se i piedi sono quelli che sono, da una sua rimessa lunga parte l’azione del gol. MANI DI FATA
CANDREVA 6
Soffre Olsson nel primo tempo ed essendo molto basso non riesce a dare qualità dalla metà campo in su. Nei secondi 45 minuti la squadra sale di 20 metri e Candreva inizia a scodellare palle sul primo palo che i tagli assenti delle punte rendono vane. Nel recupero potrebbe servire Sturaro libero di segnare, ma lo ignora. E per questo lo ringraziamo: sarebbe stato troppo per tutto il popolo italiano. FILANTROPO
PAROLO 5,5
Per lunghi tratti della partita si gioca la palma di peggiore in campo con Pellé. Sempre in ritardo sulla palla, stritolato dalla mediana svedese che lo fa girare a vuoto svuotandolo ben presto di energie. Il suo colpo di testa sulla traversa é però il segnale di inizio dell’arrembaggio finale. Comprensibile passaggio a vuoto. LOW BATTERY
DE ROSSI 6
Da buon lupo di mare annusa l’aria e capisce che i venti non sono favorevoli. Quindi fa due passi indietro incrociando più volte Ibrahimovic nella zona di campo preferita dal totem svedese. Fin quando l’arbitro non lo ammonisce mostra agli avversari un vasto campionario di entrate a martello. HAMMER TIME
GIACCHERINI 5,5
Avete presente di quando di un ottimo giocatore di calcetto si dice: “Eh, ma questo in campo grande scompare”? Ecco, questa è l’impressione che ci lascia, sicuramente esasperata dalla fisicità degli avversari. Inventa però il cross per Parolo ed una volta messo all’ala, nel finale contribuisce a sfilacciare la difesa svedese ANT-MAN
FLORENZI 6
È stato lo sfogo principale delle azioni azzurre, mancando però sovente in precisione. Si inventa un numero pazzesco a metà primo tempo dribblando con una giravolta il diretto avversario rivelandolo come figlio illegittimo di Bruno Conti. Dá tutto se stesso in ruolo che non é palesemente il suo. CORE DE ROMA
PELLÉ 5
I centrali svedesi, a ragione, lo temono non tanto per la loro porta quanto per le loro mogli. E questo dá loro la giusta motivazione nel bloccare il nostro centravanti. Non riesce mai a chiudere gli uno-due con Eder. IL TRIANGOLO NO
EDER 7,5
Lotta come un Gattuso qualsiasi e segna come un Baggio qualsiasi. Alternanza umana di gioia e dolore, estasi e sacrificio. Citando il grande Quasimodo: “Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di Sole: EDER SUBITO SERA”
ZAZA 7
Entra benissimo in partita riuscendo dove aveva fallito Pellé. Sontuosa la torre con cui serve Eder. Al goal corre minaccioso verso Conte, ma viene intercettato da Ogbonna assunto a ruolo di bodyguard del nostro CT. FOREIGN FIGHTER
THIAGO MOTTA 6
A questo giro non timbra il classico cartellino giallo. Rischia per questo l’incriminazione da parte della Procura di Sanremo. Così non si fa. FURBETTO DEL CARTELLINO
STURARO 6
Il suo ingresso scompagina il piano partita svedese. Con questo si dimostra che a tutto, ma proprio a tutto c’è un perché anche se non ci é dato capirlo. Anche alla sua partecipazione all’Europeo. MISTERO DELLA FEDE
CONTE 6,5
Voto altamente condizionato dal risultato, ma volete mettere per noi italiani vincere così? Domani nei bar, sotto gli ombrelloni, ci diremo quanto ha fatto schifo la Nazionale godendo però intimamente di una vittoria arrivata in questa maniera. Un pó come quando nessuno diceva di votare DC e questa prendeva il 40%. Brutti, sporchi, immeritati, fate voi. Antonio sa bene che i 3 punti logorano chi non li ha. DIVO GIULIO