Chi non vorrebbe essere principessa, almeno una volta nella vita? Beh, tanta gente: i maschi etero, le donne che preferiscono diventare tipo Regina Elisabetta col principe Filippo sempre un passo dietro e poi tutto il resto dell’umanità che se ne fotte del titolo nobiliare.
La sindaca di Roma Virginia Raggi pare sia di tutt’altro avviso e si è regalata una serata da comparsa del castello a EuroDisney, grazie al vestito firmato dalla maison d’alta moda romana Balestra che, citiamo dal tweet, è un broccato laminato nel colore Blu Balestra. Dabudi dabuda.
https://www.instagram.com/p/BhlrpPegaex/?taken-by=virginiaraggim5s
Questa descrizione, di primo acchito, più che un vestito lo fa sembrare un vino per turisti tedeschi persi a Vinitaly o a un cavallo del Palio di Siena e invece si tratta di un abito mantellato che fa molto amazzone di seconda fila nel film Wonder Woman oppure Elsa di Frozen, ammesso e non concesso che resti etero altrimenti Salvini chi se lo accolla poi?
La gonna presenta quei fiori strappati alla copertura del divano della zia truccatissima ed è talmente ampia che volendo, Virginia Raggi avrebbe potuto arrivare al gran gala della Fondazione Alberto di Monaco con la mountain bike nascosta lì sotto e nessuno avrebbe sospettato niente.
Il corpetto senza spalline a occhio dovrebbe appartenere a un manuale di Dungeons & Dragons e dovrebbe dare +1 su forza, agilità e destrezza. Il mantello serve per volare, a meno che non sia elfico e allora fornisce invisibilità, e i romani ne sanno qualcosa.
La postura di Virginia Raggi non aiuta i fotografi, sull’attenti come Proietti quando faceva il Maresciallo Rocca e fornita di quel sorriso enigmatico metà Gioconda metà “Avrò chiuso il gas quando sono uscita?”. A proposito, di Enzo Miccio si sa niente? Ha superato la notte dopo aver visto questa foto?
Adesso lo sappiamo cosa state per dire: “renziani, pidioti, corrotti”. In realtà, siamo talmente super partes che siamo disposti a mettere per iscritto quanto segue: quel vestito non avrebbe donato neanche a Matteo Renzi, Matteo Salvini o Silvio Berlusconi.