Se siete amanti dei social avrete sicuramente notato la notorietà che ha riscosso Tik Tok, il social cinese che permette agli utenti di creare brevi video musicali modificando la velocità di esecuzione e aggiungendo filtri. A quanto pare si dice che inizialmente l’app aveva scopi educativi: chi la scaricava poteva imparare o insegnare alcune materie e i video avevano una durata dai tre ai cinque minuti. Ovviamente non ha avuto successo. Si decide di cambiare target e si punta sui teenager. E fu così che nacque l’app che conosciamo (s)fortunatamente tutti.
Breve guida a Tik Tok per i meno esperti
Nonostante la popolarità c’è chi non ha sottomano la funzionalità di quest’app. Lo scopo di questa è quello di mettere in evidenza i social e la musica. I video sono visibili, seppur limitatamente, anche se non si ha un profilo Tik Tok e tutto è possibile grazie alla condivisione su altri social come Instagram. In tutta la sua semplicità, su Tik Tok gli adolescenti esprimono la loro creatività divertendosi da soli o in compagnia. Oggi Tik Tok è un’app che viene usata dalle aziende, in collaborazione con i vari influencer, per promuovere un determinato prodotto senza spendere cifre esorbitanti.
L’app si usa facilmente: si crea un account e il gioco è fatto. Il tutto è immediato, si registra un video e poi si edita il tutto aggiungendo scritte e filtri. Per far sì che il profilo ottenga popolarità ci sono delle vere e proprie linee guida come ad esempio il saper scegliere il nome giusto e il momento giusto per la pubblicazione del video. Sembra che ci siano degli orari specifici per far sì che il video ottenga più visualizzazioni.
Per carità, per essere dei veri tik tokers bisogna avere fantasia e immaginazione poiché non è da tutti creare coreografie al momento e il tutto a tempo di musica. Secondo alcune ricerche statunitensi l’app ha portato gioia nei giovani al contrario di chi usa ancora il vecchio e caro Facebook. Con Tik Tok si può diventare addirittura qualcuno. A quanto pare c’è gente che diventa popolare facendo video mentre balla in bagno. Immaginatevi tra dieci anni una conversazione del tipo:
“Cosa fai nella vita?”
“Il tik toker, è un lavoro duro ma si fa”.
Lo spirito italiano si distingue sempre per creatività e originalità: si dice che nel 2019 gli italiani si siano distinti per la creatività rispetto ad altri paesi. Questo perché a portare avanti questa piattaforma non sono solo gli adolescenti ma anche personaggi noti e politici. Sicuramente è questo uno dei problemi che rendono Tik Tok una delle app più odiate. Per queste persone vengono studiate strategie di marketing che permettono di creare dei target mirati che li rendono popolari.
Perché Tik Tok è il peggior social di sempre?
I profili trash di Instagram e simili sono pieni di video esilaranti che esaltano questi personaggi. A questo punto viene da pensare che il problema siamo noi: perché il Tik Tok degli esordi non ha riscosso successo? Perché noi siamo amanti dei prodotti spazzatura.
Il problema non è solo questo. Ci sono state delle proteste da parte di alcuni genitori per quanto riguarda la legge sulla privacy poiché alcuni video contenevano messaggi sessuali e i linguaggi usati da alcuni erano inappropriati. Sicuramente per alcuni l’app ha avuto conseguenze negative e sono state fatte delle proteste a riguardo. Infatti se usate l’applicazione per due ore consecutive scatterà un allarme che vi porta a smettere di usarla.
Come per ogni social, Tik Tok crea dipendenza e questo si era capito. in più, vengono diffusi dati di minorenni e immagini che possono portare, nella peggiore dei casi, alla pedopornografia. Sicuramente non è l’unica app: prendete Instagram, quante foto esplicite contiene? Però, a differenza di Tik Tok, l’app di proprietà di Zuckerberg banna la foto se questa ha richiami sessuali espliciti, ed è sicuramente un punto a favore. L’ultima notizia negativa in tal senso vede il suicidio in diretta dell’ex veterano Ronnie McNutt, il cui video gira ancora su Tik Tok perché caricato all’interno di altri video più innocui, in modo da nasconderlo a tutti tranne che agli utenti. Di certo, alcune politiche del social vanno riviste preso.