Guarda un po’ chi si vede: il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha appena postato il primo messaggio di benvenuto sulla sua pagina Facebook nuova di zecca. E ha già fatto furore, con un video e un post di benvenuto dallo stile impeccabile e coinvolgente. Abbiamo fatto un rapido paragone con le pagine dei presidenti del Consiglio italiani – negli ultimi anni ne abbiamo avuti parecchi – e chiaramente a perdere sono Renzi, Letta, Monti e Berlusconi.
Barack Obama, 700k fan in rapida ascesa
Messaggio di benvenuto: è un perfetto mix tra umorismo e serietà. “Ciao, Facebook! Finalmente mi sono fatto la mia pagina personale. Spero che la vedrete come un posto per avere delle vere conversazioni sui temi più importanti che riguardano il nostro Paese.” Dopo aver promesso di postare anche contenuti divertenti, Obama parla del suo impegno a fronteggiare il cambiamento climatico.
Stile della pagina: si riassume nella sua presentazione “Padre, marito e 44esimo presidente degli Stati Uniti.” La sua pagina è anche una timeline che ripercorre gli ultimi sette anni di presidenza, il matrimonio con Michelle e la sua nascita nel 1961.
Sezione multimedia: per adesso ne ha solo due, la foto di copertina – che spacca – e quella di profilo. Ha anche un video.
Reattività ai commenti: praticamente impossibile da definire. Il suo messaggio di benvenuto ha generato qualcosa come 25000 commenti. Il primo della lista, guarda a caso, è il saluto di Mark Zuckerberg.
Matteo Renzi, 835k fan in lenta crescita
Messaggio di benvenuto: non pervenuto. Il suo primo post rintracciabile è datato 18 agosto 2009 e dice che Matteo Renzi “va alla ricerca della buca e della transenna perduta. Tour in pulmino con dirigenti e tecnici per verificare le tante cose che non vanno sulle strade fiorentine, approfittando del deserto agostano.” Il sindaco di Firenze non dorme mai.
Stile della pagina: Un mix di stili che rispecchiano l’ascesa politica del segretario del Partito Democratico. Nel periodo 2009-2010 scriveva post su base discontinua, tutti in terza persona. Nel 2011 ha iniziato a comunicare in prima persona e non si è fermato più. A fine 2013 la sua pagina Facebook diventa un megafono di promozione elettorale per le primarie del PD, perdendo un po’ di spontaneità. Da quando, nel febbraio 2014, si è ritrovato presidente del Consiglio lo stile è andato più verso il celebrativo-agenzia di stampa.
Sezione multimedia: c’è troppa roba, davvero. Infografiche, slogan, foto di rappresentanza, ecc. L’unica ventata di spontaneità la porta l’album Me and More… dove potete ritrovare delle chicche d’altri tempi come Renzi che gioca a tennis, o quella in cui veste i panni di Babbo Natale.
Reattività ai commenti: zero, anche perché riceve parecchi insulti. Comunque, preferisce Twitter.
Enrico Letta, 65k Fan in lentissima crescita
Messaggio di benvenuto: proprio niente. La sua pagina Facebook ha esordito nel 2008 con una serie di filmati e un post che raccoglieva i link di altri candidati PD alle elezioni parlamentari di quell’anno.
Stile della pagina: Molto svogliato. Anche se la pagina si presenta come “uno spazio per informarsi, confrontarsi, criticare” c’è davvero poca partecipazione da parte dell’ex premier. Durante il periodo a Palazzo Chigi stava molto sul pezzo, informando i fan sul lavoro del Governo. Ora che lavora in Francia dà l’impressione di avere cose più interessanti e personali a cui dedicarsi. Buon per lui. Sappiamo anche che i suoi musicisti preferiti sono Irene Grandi, Elio e le Storie Tese, Vasco Rossi e Zucchero.
Sezione multimedia: molto, molto istituzionale. Quando era Presidente del Consiglio postava foto di rappresentanza ben fatte. Poi, dopo le dimissioni, è passato a uno stile molto più dimesso, artigianale e sfocato.
Reattività ai commenti: nonostante il flusso dei commentatori – pochi affezionati e alcuni troll – sia molto gestibile non abbiamo trovato traccia di risposte da parte di Letta.
Mario Monti, 91k fan in stallo
Messaggio di benvenuto: cosa? Niente, apre con la tappa fondamentale del suo giuramento come presidente del Consiglio nel novembre 2011.
Stile della pagina: telegrafico, ha uno stile da agenzia di stampa. Si vede che ha dovuto far aprire la pagina proprio perché lo hanno costretto a farlo. La cosa più fastidiosa è CHE UTILIZZA SPESSO I CARATTERI MAIUSCOLI nei post. Da lui non ce lo saremmo mai aspettato.
Sezione multimedia: molto fredda e limitata. A sua discolpa, va detto che la sua immagine di copertina è molto di classe.
Reattività ai commenti: zero.
Silvio Berlusconi, 754k fan in crescita
Messaggio di benvenuto: ma proprio zero. Il punto è che siete voi a dover ringraziare lui per essere su Facebook.
Stile della pagina: i post, le foto e i commenti dei sostenitori ad eternum consacrano il successo di Silvio su Facebook. A parte tutto, Berlusconi ha sempre condiviso opinioni trascinanti – per quelli che lo votano. Si vede che viene dalla TV.
Sezione multimedia: dal plurieletto Silvio ci aspettavamo qualcosa di più. Ok, gli album sono gonfi di ritratti ma avremmo preferito anche un po’ di vintage. Sai, gli anni ’90, la discesa in campo, mani pulite…
Reattività ai commenti: non ce la possiamo fare a controllarli tutti.