Leggi lo speciale di Dailybest sul Labirinto di Parma
«Sognai per la prima volta di costruire un Labirinto circa venti anni fa, nel periodo in cui, a più riprese, ebbi ospite, nella mia casa di campagna vicino a Parma, un amico, oltreché collaboratore importantissimo della casa editrice che avevo fondato: lo scrittore argentino Jorge Luis Borges».
Con queste parole, l’editore Franco Maria Ricci spiega sul suo sito come è nata l’idea di costruire un labirinto nella provincia di Parma. Un’impresa non da poco, durata anni, ma che finalmente è arrivata a conclusione.
È stato infatti inaugurato a maggio 2015 a Fontanellato il labirinto naturale più grande del mondo, che copre oltre sette ettari di terreno, che saranno affiancati a una struttura che ospiterà anche sale espositive, biblioteca, la collezione di opere di Ricci e la sede della sua casa editrice. Il tutto immerso nel verde e con tanto di ricostruzione di un antico borgo.
Il cuore del progetto, però, è il labirinto, costituito interamente da siepi di bambù alte cinque metri. La scelta della pianta l’ha spiegata lo stesso Ricci in un’intervista alla sezione romana del Corriere: «È stata l’età a farmi innamorare di questa pianta meravigliosa. La pianta tradizionale dei labirinti è il bosso. L’avrei usato, fossi stato più giovane. Ma il bosso cresce lentamente, il bambù è velocissimo».
Sul sito ufficiale è possibile prenotare una visita a partire dal 5 giugno: il costo del biglietto è di 18 euro e prevede l’ingresso al labirinto, ma anche alla sezione espositiva.
Per informazioni, visitate il sito del Labirinto di Franco Maria Ricci