Scena: deserto del Nevada, avete bisogno di dormire e trovate un motel in un paesino lontano da tutto. Entrate dentro e ci sono migliaia di clown che vi guardano. Anche nelle stanze, quadri di pagliacci. La notte sentite le voci. Quando vi svegliate la mattina, guardate fuori dalla finestra e vi accorgete che davanti a voi c’è un bel cimitero maledetto, di quelli con le lapidi di legno che vengono fuori dalla nuda terra. Insomma, benvenuti al Clown Motel, l’albergo meno adatto a chi soffre di coulrofobia.
Si chiama così la paura atavica e immotivata dei clown. Oddio, proprio senza motivo non è: da quando nel 1978, nel giardino di casa di John Wayne Gacy furono ritrovati i resti di 28 persone che lui aveva ucciso, conosciute spesso alle feste che animava vestendosi da pagliaccio, le cose sono cambiate per i clown di tutto il mondo.
Qualche anno dopo ci si è messo anche Stephen King nel suo IT a dare il colpo di grazia alla maschera popolare, con il suo Pennywise, l’incarnazione del male. Oggi, questo terrore non è certo passato in secondo piano, basti pensare all’ondata di pazzi vestiti da clown che ha terrorizzato gli Stati Uniti qualche mese fa.
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Con queste devastanti premesse, immaginate di fare il viaggio della fortuna da Las Vegas a Reno, di perdervi nel deserto del Nevada (posto per niente accogliente di suo) e di avere un assoluto bisogno di dormire.
Potreste trovarvi dalle parti di Tonopah, una ridente cittadina a molte miglia da qualsiasi cosa. Lì, trovare un albergo sarebbe un miracolo. Quando state per perdere le speranze, avvistate un’insegna colorata in cui leggete Clown Motel. Ok, il nome non è proprio il massimo ma non vi formalizzate e entrate. Bene: in confronto il motel di Norman Bates in Psycho era Disneyworld.
Una volta entrati, vi troverete di fronte migliaia di clown, da tutte le parti, che vi guardano con quegli occhi tristi ma pericolosi e l’idea di dormire in macchina sembra improvvisamente una gran pensata.
Soprammobili, poster, quadri, action figure, sculture a grandezza naturale di pagliacci, anche nelle stanze, che vi guardano mentre dormite. Un’ansia come non l’avete mai provata prima.
Poi la mattina vi svegliate, dopo una nottata passata a non farvi venire l’infarto, e guardate dalla finestra giusto per rilassarvi un po’. Davanti a voi, un bel cimitero di quelli da film horror, con le lapidi di legno che escono dalla terra nuda.
Dovete sapere infatti che l’amena cittadina di Tonopah era sorta accanto a una miniera in cui erano all’ordine del giorno gli incidenti mortali. Come se non bastasse, la gente del posto crede a leggende tipo quella che il cimitero sia maledetto e che dal motel, spesso, di notte, si sentano grida e rumori strani.
Ora che vi abbiamo convinto, potete visitare la pagina Facebook del Clown Motel per prenotare la vostra vacanza al più presto. Buon divertimento!