Possibly the greatest scene in documentary history. Incredible. #PlanetEarth2 pic.twitter.com/01dDjDJcdX
— ✏️ (@MrLukeJohnston) 7 novembre 2016
Domenica 6 novembre, gli spettatori della BBC hanno assistito al film horror con più tensione degli ultimi 20 anni.
Non si tratta però di una pellicola di fiction, con zombie o vampiri e nemmeno della ricostruzione di una storia vera, romanzata a dovere. È un documentario di una bellezza travolgente.
Sì, si tratta proprio dello spettacolo naturale contenuto nel documentario Planet Earth II – in streaming qui – mandato in onda dalla televisione britannica, che mostra la difficile vita di un cucciolo di iguana marina mentre tenta di scappare da un’orda di serpenti famelici.
La scena è stata girata sulla spiaggia dell’isola di Galapagos, nell’Oceano Pacifico, durante lo scorso giugno, in un periodo in cui i serpenti sembrano particolarmente famelici.
La scena in breve: un piccolo di iguana cade dagli scogli e si trova sulla sabbia, attirando un gran numero di serpenti che lì avevano fatto il nido e che monitorano con le loro testoline l’attività dell’iguana, per poi inseguirlo, circondarlo e provare a stritolarlo.
Il piccolo iguana si divincola e corre veloce, mentre i serpenti viaggiano alla velocità della luce per fargli la festa. Quello saltella di scoglio in scoglio con la morte appresso e il montaggio è talmente serrato che sembra di vedere il finale di un thriller di quelli fatti bene. Stiamo col cuore in gola fino all’ultimo secondo, in cui l’iguanino riesce a saltare su uno scoglio in cui ci sono gli altri suoi simili e può trovare finalmente un po’ di pace.
Dramma, tensione, paura e alla fine sollievo, difficile chiedere di più da un documentario di quelli che di solito si guardano per rilassarsi. Questa scena ha fatto il giro a tal punto che il giorno dopo si è trasformata in meme ed è diventata l’allegoria della vita del freelance, di quella del cittadino di fronte a Equitalia, del lavoratore nel mondo dei contratti pacco, ma anche degli americani di fronte alle elezioni presidenziali.
Insomma, il piccolo iguana si è guadagnato la fama con la sua corsa per salvarsi la vita. Al via il lancio dell’hashtag #jesuisiguana.