Il sito di CBS News ci informa che anche gli ippopotami di Pablo Escobar fanno sesso più di voi. Andiamo per gradi: la storia degli ippopotami della Colombia inizia a Villa Napoles, l’ex tenuta di Pablo Escobar di poco fuori Medellín che, nel suo periodo d’oro, aveva uno zoo privato. Avete letto bene, zoo privato, giusto per farvi rendere conto del potere anche economico del narcotrafficante più famoso nel mondo, con più di 7000 morti sulle spalle.
Il ranch di Escobar ospitava centinaia di animali esotici, tra cui rinoceronti, elefanti, giraffe e quattro ippopotami, tutti di contrabbando. Dopo la morte di Escobar avvenuta nel 1993, il governo è entrato in possesso della villa e ha risistemato tutti gli animali esotici, dimenticandosi degli ippopotami, rimasti liberi a scorrazzare nell’area.
La zona è piena di acqua, cibo e non ci sono predatori naturali, un luogo perfetto per la riproduzione degli ippopotami, che ricordiamo essere animali giganti, bestioni da tre tonnellate. La popolazione dapprima felice di vedere gli animali liberi, sta iniziando a preoccuparsi perché gli ippopotami vagano sempre più vicino alle abitazioni e, beh, non solo cagnolini a cui puoi tirare un osso.
Secondo una stima recente, ci sono ben 50 ippopotami vaganti nell’area e, vista la nuova compagnia, i lamantini hanno deciso di abbandonare l’area. Finora non è accaduto nessun incidente, ma gli esperti dicono sia solo questione di tempo: gli ippopotami sono naturalmente aggressivi e voluminosi, per sterilizzarli servono fondi e attrezzature ci sui non sono ancora dotati in Colombia, che al momento, oltre ai problemi interni di terrorismo, deve anche fronteggiare questa bizzarra emergenza ippopotami.