Categories: Natura

Gli spettacolari disegni geometrici fatti coi piedi sulla neve e sulla sabbia

.

 

Simon Beck dal 2004 fa land art, cioè interviene direttamente sul territorio naturale per modificarlo in senso decorativo o creativo. Le tele su cui Simon ama dipingere i suoi disegni sono i campi innevati di fresco o le spiagge.

La cosa interessante del suo lavoro è che tutti i disegni che vedete nella galleria qui sotto sono fatti letteralmente coi piedi, imprimendo l’orma passo dopo passo per creare una figura maestosa e gigantesca che può essere apprezzata solo a distanza e che dura poche ore.

 

 

Non c’è che dire, ci vuole una bella dose di organizzazione e di fatica per portare in fondo opere del genere, ma l’artista 53enne sembra guidato da forze soprannaturali.

Non si ferma neanche quando la neve gli arriva al ginocchio, pur di terminare il lavoro, che è del tutto effimero. Il più delle volte dura lo spazio di qualche scatto fotografico e al primo sole si scioglie. Però che bellezza.

Dai freddi delle Alpi svizzere alle spiagge della Nuova Zelanda, ciò che conta per Simon Beck è trovare uno spazio grande centinaia di metri in cui possa dare sfogo alla sua vena creativa, che nel caso del disegno qui sotto, sparirà dopo qualche onda.

 

.

 

Simon però non è uno sprovveduto, né fa le cose a caso. Ogni disegno è pianificato pazientemente al computer, dove viene mappato prima di iniziare la spedizione. Prima viene misurato, partendo dal centro. In secondo luogo c’è da trovare il disegno adatto e Simon, nelle FAQ sul suo profilo Facebook scrive che spesso copia alcuni disegni che ha trovato in giro, tipo i cerchi nel grano o strane figure matematiche, altre volte invece la decorazione è su commissione. Curiosamente, la maggior parte delle volte rifà alcuni disegni che aveva già portato a termine in precedenza, ma di cui le foto erano venute male.

Poi inizia la vera e propria faticaccia, durante la quale Simon cammina per giorni interi sulla neve, notte compresa, finché non l’opera non è finita o lui  non è troppo stanco per andare avanti. Si parla di aree di ettari di terreno.

La difficoltà più grande, vi chiederete? Fare le curve perfette a causa della poca visibilità e dei pochi punti di riferimento. Ah, e anche fare la foto alla fine.

 

.

[via Thisiscolossal.com]

Simone Stefanini

Published by
Simone Stefanini

Recent Posts

L’importanza del legame con i tifosi per le associazioni sportive locali

Squadre e associazioni sportive: gli accessori che aiutano a rendere profondo il legame con i…

2 mesi ago

Il ragazzo meraviglia: Robin Champloo

Juni Ba ne Il ragazzo meraviglia dimostra quanto il comics "americano" sia ancora vivo e…

2 mesi ago

Laika: puoi fidarti di me

Nick Abadzis celebra la cagnolina Laika in un fumetto superlativo, pubblicato da Tunué. I could…

2 mesi ago

The Brutalist: si può fare architettura dopo Buchenwald?

The Brutalist di Brady Corbet  risponde di sì, che è l'unica meta possibile di quel…

2 mesi ago

Suoni ancestrali, una conchiglia con dentro un enigma

Con Suoni ancestrali Perrine Tripier realizza un romanzo sconvolgente e perturbante che parla di politica,…

2 mesi ago

Kingdom Come: Deliverance II. Son monarca, son boemio

Kingdom Come: Deliverance II di Warhorse Studios è un instant-classic del gioco di ruolo. La…

2 mesi ago