Esiste – o chissà, di sicuro esisteva nel 2011 – un cane a Milano che tutte le mattine, in barba ai pendolari e agli studenti, aspetta il bus 54 alla fermata di Viale Argonne. Un rapido cenno d’intesa con l’autista ed è sul mezzo, per scendere puntuale al capolinea di Lambrate. Lì inizia a gironzolare tra i parchi, godendosi le sue ore di relax quotidiano. Poi, quando ne ha abbastanza, riprende il bus per tornare a casa, al bar della signora Nicoletta, la sua padrona.
È la storia di Cacao, meticcio cane di quartiere, che nel 2011 aveva emozionato i lettori sulle pagine del Corriere. Le sue vicende sono adesso, all’improvviso, rimbalzate su Reddit e sono tornate ad accendersi le luci su questo curioso esemplare di cittadino milanese. “In sei mesi l’ho educato ad attraversare la strada sulle strisce, a riconoscere il verde del semaforo, a rispettare le persone e gli altri animali” – raccontava Nicoletta al Corriere – “Adesso ha memorizzato il percorso che facciamo insieme al sabato per andare al mercato“.
E così Cacao, appena scorge alla guida del bus il suo amico autista, che gli permette di salire nonostante le ferree regole Atm vietino animali a bordo, salta su per il suo giro d’ordinanza tra le strade della zona est della città. All’epoca dei fatti Cacao aveva 16 anni. In questo lasso di tempo non ci è dato sapere se sia passato a miglior vita o continui nella pratica del suo hobby preferito, certo è che su Reddit si è creato un fitto alone di curiosità attorno alla vicenda. E tra i commenti spuntano anche le storie di altri animali di cui Cacao può essere considerato perfetto epigone.
Come quella di Owney, il cane postino che alla fine dell’800 da New York arrivò a compiere il giro del mondo accompagnando missive e raccomandate sui treni della Railway Mail Service. O come quella, più recente, dei cani che affollano la metropolitana di Mosca. Nella capitale russa si registra infatti un alto tasso di randagismo e gli animali abbandonati hanno imparato a fare di necessità virtù. Ogni giorno usano i treni per spostarsi da una parte all’altra della città, alla ricerca di cibo o di un posto caldo per dormire, integrandosi perfettamente agli altri pendolari senza recare nessun tipo di danno o disturbo. Animali sociali, civili ed educati, molto più di qualche nostro corrispettivo.