Vorresti dare il tuo contributo per ripulire il mare dall’inquinamento ma non sai come fare? Ti diamo un suggerimento: Sponge Suit, il bikini che cattura gli agenti inquinanti mentre fai il bagno.
Il costume del futuro è composto semplicemente da una rete elastica stampata in 3D e da un tessuto spugnoso nero da applicare all’interno della struttura, che agisce come vero e proprio filtro.
Per gli amanti della tecnologia, l’inserto è stato prodotto con saccarosio riscaldato, che diventa poroso e idrorepellente. Praticamente l’acqua non entra, gli agenti inquinanti sì. Capiamo la vostra prima curiosità: “Perché il mio corpo nudo dovrebbe entrare in contatto con le schifezze?”
Semplicemente non accade: le tossine non vengono mai a contatto con la pelle perché vengono immagazzinate nei pori della “spugna” e l’unico modo per rilasciarli è scaldarlo fino a 1000 gradi, facendolo tornare allo stato liquido. A quel punto può essere rimodellato. Si tratta di un procedimento che può essere fatto una ventina di volte prima che il bikini ecologico perda la sua capacità di assorbimento.
I ricercatori dell’Università della California, in collaborazione con la società di design SOUR non solo hanno creato uno strumento rivoluzionario per combattere l’inquinamento, ma si sono anche dati da fare per renderlo sexy, come potete notare dalle foto della modella che lo indossa. Sì perché le fessure e il vedo-non-vedo lo fanno sembrare un bikini uscito direttamente dalla Daryl Hannah di Blade Runner o dalla Milla Jovovich de Il Quinto Elemento. Niente male davvero.
Per adesso non lo si trova in commercio, quindi per salvare il mondo bisogna pazientare un altro po’. Teniamoci in contatto, vi faremo sapere.