Wanna Be Startin’ Something, The Girl Is Mine, Beat It, Billie Jean, tutte lì. In quell’album mitico intitolato Thriller (1982 – prodotto da Quincy Jones), che oggi compie 33 anni e che con oltre 66 milioni di copie vendute, risulta l’album più venduto di tutti i tempi. E l’album che ha mandato Michael Jackson nel mito, in modo definitivo.
La canzone che dà il titolo all’album è stata accompagnata da un video che ha fatto la storia della musica. Un cortometraggio horror di 13 minuti diretto da John Landis, regista di Blues Brothers e di Un lupo mannaro americano a Londra. Proprio quest’ultimo film fece da scintilla per la realizzazione di Thriller. La Epic, la sua casa discografica del tempo non credeva nell’operazione e Michael Jackson ci mise i soldi, facendo tutto da sé. Dopo l’uscita del video, l’album triplicò le copie vendute.
In quel periodo, MJ era in formissima. Un ottimo cantante, compositore, ballerino e uomo lupo.
Il video e il balletto hanno dato vita a un milione (forse meno, dai) di parodie, a dimostrazione del successo. Una è la versione tutta pixel del videogioco Minecraft.
Oppure quella che fa ribaltare dalla sedia dal ridere, fatta da questo oscuro cantante indiano.
Ma non scherza nemmeno quella fatta nel 2011 con l’orco verde Shrek, Ciuchino e tutti gli altri della famosa saga della Dreamworks.
Intanto MJ mieteva successi e al suo passaggio la strada s’illuminava, come nel video di Billie Jean.
Erano i bei tempi in cui Michael Jackson usciva con E.T., l’alienone di Spielberg che dopo questa foto disse la famosa frase “telefono casa”.
Ma anche con il padre della pop art Andy Warhol.
E che sfidava Freddy Mercury dei Queen a chi portava i pantaloni più stretti. Un gara difficilissima.
Ricordiamoci anche delle parole più usate da Michael durante la sua carriera. Qui le fazioni si dividono, chi vota Ee-Hee e chi Aaow.
Gli anni 80, il mondo impazziva per lui e MJ ricambiava nel miglior modo possibile, cantando e ballando come un Dio. Questo video mostra il suo pubblico, il suo palco e la sua figaggine nel 1984, durante il tour di Thriller. Se ce lo domandate rispondiamo sì, avremmo pagato oro per assistere a quel concerto.
Alla fine, tutta la sua vita sta in un’infografica.
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