Musica
di Elisabetta Limone 20 Ottobre 2017

Nuova musica italiana: 10 band da ascoltare se ti piacciono i Thegiornalisti

La nuova musica italiana viene dall’indie e va alla conquista delle classifiche pop. Ecco 10 nomi che vi potrebbero piacere e che presto diventeranno famosi

Coez fregenesummerfestival - Coez

 

Italia, 2017, l’anno dell’indie, la musica di quelli che si sono fatti la gavetta nei club e hanno fatto i chilometri in furgone, per suonare davanti a poche centinaia di persone e che grazie all’esperienza, si sono imposti anche in tv e nelle radio commerciali nazionali, senza passare dai talent.

Se quest’anno avete ascoltato fino allo sfinimento Riccione dei Thegiornalisti, vero tormentone dell’estate, è perché qualcosa sta cambiando nella distribuzione della musica che viene dal basso, ma anche nel gusto degli ascoltatori.

Vi proponiamo 10 musicisti che potreste non conoscere bene ma che di sicuro presto si imporranno alla vostra attenzione.

1) Calcutta

Il suo pezzo Oroscopo, con Takagi & Ketra (quelli dell’Esercito del selfie) l’avrete ascoltato tutti, ha fatto un sacco di passaggi in radio. Lui è Calcutta, cioè Edoardo D’Erme, è di Latina, non ha ancora 30 anni e ha pubblicato 2 album. Il secondo, Mainstream (2015) contiene Cosa mi manchi a fare, Gaetano e Frosinone, tutti singoli perfetti. Il suo stile si rifà ai cantautori come Lucio Dalla, Antonello Venditti o Francesco De Gregori, ma i testi e la musica sono attualissimi. Lavora anche come autore per altri, ha scritto pezzi per Fedez e J Ax e per Nina Zilli.

 

2) Motta

Francesco Motta è un cantautore pisano che vive a Roma. Ha 31 anni e dopo una lunga esperienza con la sua band Criminal Jokers, ha deciso di mettersi in proprio per scrivere canzoni diverse, con una miscela di folk, elettronica e rock che dal vivo ha pochi eguali in Italia. Il suo debutto La fine dei vent’anni, prodotto da Riccardo Sinigallia, si è aggiudicato il Premio Tenco come miglior album nel 2016. Assolutamente da ascoltare la canzone omonima, Sei bella davvero e Prima o poi ci passerà, per ballare, scuotere la testa e dare l’addio all’adolescenza.

 

3) Coez

Coez, al secolo Silvano Albanse ha 34 anni e sta vivendo una seconda giovinezza artistica. Dalla seconda metà degli anni 2000 ha girato l’Italia come rapper, aprendo i concerti di artisti come Busta Rhymes o Club Dogo. Crescendo, ha sviluppato una maturità pop, da cantante vero, che l’ha portato a comporre album come Non erano fiori (2013) e Niente che non va (2015). Il successo radiofonico e mediatico però sta arrivando oggi, dopo l’album Faccio un casino (2017), che contiene la canzone omonima, E yo mamma e La musica che non c’è.

 

4) Brunori Sas

Dario Brunori è un cantautore cosentino di 40 anni, e dal 2009 gira l’Italia con la sua band, Brunori Sas, il cui nome è un omaggio all’impresa edile dei genitori. Ha registrato 4 album il cui ultimo, A casa tutto bene (2017) l’ha fatto conoscere anche alle radio, grazie al singolo La verità, che ha vinto la Targa Tenco come miglior canzone nel 2017. La sua musica è un’attualizzazione della lezione di cantautori come Rino Gaetano e Francesco De Gregori. I suoi testi hanno una sensibilità rara e parlano spesso di vinti, di persone a cui la vita ha voltato alle spalle, con tono leggero e allo stesso tempo molto intenso.

 

5) Cosmo

Cosmo è lo pseudonimo di Marco Jacopo Bianchi, 35 anni da Ivrea. Con la sua band Drink To Me cantava in inglese su basi elettroniche e ha pubblicato 4 album. Come Cosmo ha mantenuto l’appeal elettronico ma ha sviluppato una fascinazione per il cantautorato, su tutti Lucio Battisti e Franco Battiato. Il suo secondo album solista, L’ultima festa, contiene la canzone omonima e Le voci, che insieme al singolo Sei la mia città hanno fatto furore nelle radio commerciali, grazie a ritmi che ricordano Grimes o Animal Collective.

 

6) Ex-Otago

I genovesi Ex-Otago sono una band di indie pop dal 2002. Hanno avuto un primo momento di popolarità quando Alberto Pernazza, il rapper della band, ha interpretato il coniglietto nella trasmissione Chiambretti Night. Dopo aver fatto la cover di The Rhythm of the Night di Corona e dopo l’uscita di Pernazza dalla band, si sono reinventati grazie a Marassi, l’album del 2016 prodotto da Matteo Cantaluppi, già produttore dei successi dei Thegiornalisti. Da ascoltare i singoli Cinghiali incazzati, Quando sono con te e I giovani d’oggi.

 

7) Lo Stato Sociale

Dal 2009, tre dj di Radiocittà Fujiko di Bologna mettono insieme una band di elettropop, insieme a due amici. Hanno all’attivo tre album e un sacco di concerti sold out in tutte le arene più grandi d’Italia, fino a quello davanti a quasi 9000 persone al Forum d’Assago a Milano, nell’aprile del 2017. Tanti i loro singoli di successo, da Sono così indie ad Amarsi male. I loro testi sono spesso impegnati politicamente e pendono decisamente a sinistra, conditi con la provocazione e l’analisi generazionale.

 

8) I Cani

I Cani sono il progetto electropop del cantante e produttore romano 31enne Niccolò Contessa, che dopo varie esperienze in band più  meno elettroniche, trova la sua voce con dei pezzi in italiano caricato su SoundCloud che parlano impietosamente della vita dei giovani a Roma. Il progetto diventa virale  e l’album di debutto, una sorta di elettropunk, col cantato ispirato da Max Gazzé o Daniele Silvestri, diventa subito di culto. Con l’ultimo album  Aurora si è imposto anche nelle radio e  in tv, con passaggi in Quelli che il calcio ed E poi c’è Cattelan. Da ascoltare assolutamente Corso Trieste, Il posto più freddo e Non finirà.

 

9) The Zen Circus

Il trio pisano (ora quartetto) degli Zen Circus è sulle scene da metà anni ’90. Appino, Ufo e Karim, nel corso del tempo hanno accantonato la matrice folk punk per scrivere canzoni rock che rimangono nella memoria collettiva. Dalla produzione di Brian Ritchie dei Violent Femmes per Villa Inferno (2008) al grande successo di Andate tutti affanculo (2009), consolidato e ampliato ogni anno di più, fino all’ultimo album La terza guerra mondiale, con cui hanno girato l’Italia nei loro interminabili tour, grazie ai singoli Ilenia e L’anima non conta.

 

10) Liberato

Liberato è l’artista misterioso napoletano. Di lui sappiamo solo che ha pubblicato 3 pezzi con altrettanti video firmati Francesco Lettieri, che hanno conquistato tutta Italia e hanno fatto partire la caccia all’uomo. Di Liberato infatti non si sa l’identità, né chi ci sia dietro. Tante sono le illazioni, ma neanche l’esibizione al Mi Ami 2017 le ha fugate, perché al posto suo sono saliti sul palco Calcutta, IZI e Priestess. Forse lo vedremo nella nuova stagione di Gomorra, forse al Club to Club, di sicuro balleremo sulle basi tra il reggae e la trap, e la sua voce in puro napoletano.

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