Certe notizie si abbattono come macigni sul mondo della musica e dei ricordi, lasciandoci privi dell’infanzia e con un piede nella fossa. Tutti ricordiamo l’eterno singolo MMMBop degli Hanson, inno del Festivalbar e di una certa perduta giovinezza, spensierata e piena di vita, un po’ come i tre fratelli biondi, belli e simil-mormoni che ne intonavano i versi.
Ora, dimentichiamo per un attimo la strofa e concentriamoci sul ritornello, quello scioglilingua che amavamo ripetere a mo’ di mantra, che era solito indurci a visioni mistiche: “MMMBop, bidi dapa doo wop / Doo bi dapa doo bop / Bidi dapa doo, yeah-e yeah!”.
Bella eh? Profonda soprattutto, eppure siamo sicuri non abbiate resistito a cantarla. Noi in Italia poi, con l’inglese fake, la cantavamo tipo “MMMBop, diuappadua, diuappadua, diuappadua, ieiei”, semplificandone il concetto e tenendo invariato il senso.
Amici, tenetevi forte: abbiamo sempre sbagliato. Zac Hanson lo ha rivelato a una radio in Australia: “Troppa gente ci mette la parola wop, e ciò la rende insensata, invece il ritornello è una parte ripetitiva che viene dalle canzoni doo-wop.”
Ecco il vero testo, l’originale, da cantare per dare un senso a questa canzone che un senso non ce l’ha: “Mmmbop, ba duba dop / Ba du bop, ba duba dop / Ba du bop, ba duba dop /Ba du / Yeah-e, yeah!”
Ecco, senza lo wop, fa davvero venire i brividi. Ringraziateci nei commenti.
P.S. se per caso vi chiedeste cosa stanno facendo oggi gli Hanson, nessuna paura, cantano sempre MMMBop.
FONTE | NME