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LOVE Tour, il trionfo dei Thegiornalisti

Completamente sold out è il titolo dell’album precedente, ma si addice al LOVE Tour dei Thegiornalisti, che stanno portando nei palazzetti di tutta Italia il loro nuovo album suonato per intero più una selezione dei loro pezzi più famosi (o iconici, vedi Io non esisto) e stanno registrando tutto esaurito (da mesi) ovunque vadano. La band di Tommaso Paradiso è partita dal basso, ha cambiato rotta e ora si prende il pop, con tutto quello che ne consegue: decine di migliaia di persone a ogni data, ragazze che aspettano davanti al palazzetto già dalla mattina, merchandising completissimo, bagarini, fasce tipo Vasco, cori “Sei bellissimo” indirizzati al frontman, altra fila davanti ai camerini per tentare di intercettare Tommaso post concerto. Il pop quello vero, non quello degli scappati di talent in playback nei centri commerciali. Il pop come accade(va?) ai concerti di Eros Ramazzotti, Zucchero, Umberto Tozzi, Luca Carboni o Raf.

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Palco grosso, di quelli con la passerella di fronte e le pedane rialzate da cui si compare e si scompare come per magia, effetti speciali, laser, la scritta gonfiabile LOVE e le videografiche coi colori fluo degli ’80s che si intonano ad ogni canzone. La band a naso è quella del tour precedente, con Tommaso Paradiso che canta e suona occasionalmente chitarra e pianoforte, Marco Rissa alla chitarra elettrica e Marco Primavera dietro batteria e percussioni, coadiuvati da Walter Pandolfi al basso e dal vate Leo Pari alle tastiere e ai cori. In più, tre coriste, una sezione d’archi e una di fiati, anch’esse a scomparsa. Il colpo d’occhio è notevole e guardandosi intorno è difficile non pensare alla strada che hanno fatto quei quattro ragazzi che nel 2015 hanno parcheggiato il Thefurgone per suonare nella Collinetta del MI AMI Festival e fare il primo vero pienone. Sono passati solo tre anni eppure un’evoluzione su così larga scala siamo pronti a ipotizzare non se la sarebbero mai sognata neanche loro.

Per questo Tommaso dice che porta gli occhiali scuri quando canta, perché si emoziona, e guardando quello che ha davanti risulta difficile non credergli. Il live gira bene e i Thegiornalisti suonano tutte le canzoni che vi immaginate, da Zero stare sereno a Dr. House, coi singoloni Completamente, Sold Out, Riccione, Felicità Puttana e New York cantati a unisono dalle migliaia di fan. Gli hater, e ce ne sono quando una band che potevi incontrare a suonare nel pub prima della tua diventa famosa, gliene hanno tirate di tutte ma continuo a vedere nel percorso dei Thegiornalisti una sincerità di fondo che trascende lo stile musicale. Tommaso nei suoi testi parla di se stesso, di come gli sia cambiata la vita grazie all’amore ed evidentemente un bel po’ di persone si riconoscono in questo messaggio, che di certo non è nuovo, ma neanche così scontato di questi tempi.

Tommaso Paradiso e Leo Pari

Nel camerino di Tommaso Paradiso non c’è il festino della rockstar al picco della celebrità, ma la fidanzata Carolina e il cane Ugo (meno male che c’è il cane, canta in Love), che lo seguono nelle tappe del tour e che ne sono i maggiori ispiratori. Durante il concerto, ma anche dopo, Tommaso appare come una sorta di Rocky belloccio, padrone del palco anche quando è goffo e timido, anche quando balla che sembra un orso, anche quando accenna a colpi di boxe sul palco. Paragona la sua band al cinepanettone prima delle scoregge, quello che univa popolo e intellettuali e in effetti davanti a sé ha un pubblico che più trasversale non si può e che, fuori dalle diatribe social, canta gomito a gomito. Finito il concerto, la rockstar trova pace nel portare il cane a fare i bisogni e torna alla dimensione umana. Se non è The power of LOVE questo, ditemi voi quale.

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Foto mie, la qualità è quella che è, ero uno dei migliaia di smartphone accesi

Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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