Qualche giorno fa mi è stato proposto di intervistare brevemente Joshua Radin. Dall’altro capo della mail non potevano saperlo, ma io sono un grande fan di Scrubs e Joshua Radin l’ho conosciuto proprio nella sua colonna sonora.
Si tratta di quel cantautore americano con voce dolce sussurrata e chitarra acustica, che crea canzoni perfette per le scene malinconiche o romantiche di film e serie tv.
Nella sua carriera ha collezionato più di 100 apparizioni musicali al cinema o in tv, tra il succitato Scrubs e Shameless, Grey’s Anatomy, One Three Hill, Castle, Dr. House e The Last Kiss, solo per citarne alcuni. Ha anche fatto una piccola apparizione in Cougar Town. Ovunque ci sia bisogno di piangere grossi lacrimoni d’amore e di nostalgia, lui si fa trovare pronto.
Sappiate solo che era il compagno di stanza di Zach Braff (il JD di Scrubs) al college e che spesso e volentieri ospita il suo amico durante i suoi concerti, come da fan video qui sotto.
Ha all’attivo 6 album dal 2006 a oggi e il 27 gennaio esce il suo nuovo lavoro, The Fall, che ho ascoltato in anteprima. La firma è sempre quella, tipica del canzoniere radiniano: ballate folk, testi spaccacuore, voce suadente e via, verso altri film e serie tv. Quando gli chiedo cosa tiene legati i pezzi di questo album, mi risponde che tutto il disco riguarda l‘ascesa e il declino della sua ultima storia d’amore.
Ecco una cosa che mi sono sempre chiesto: ma quante canzoni d’amore può scrivere un cantante? Come fa una persona normale a essere costantemente ispirata? Si tratterà di canzoni per persone vere oppure per un amore idealizzato, magari storie raccontate da altre persone? Per Joshua sembra che sia molto semplice, dice che tutti i suoi pezzi d’amore sono dedicati a due donne differenti che fortunatamente gli hanno dato un sacco di materiale da scrivere. Beato lui, che fortuna poter tirare fuori tutto invece di piangere come bambini sui film romantici in cui ci sono magari proprio le sue canzoni.
Ma come ha fatto a piazzare così tanti pezzi in tv? Mi racconta di essere stato sempre interessato alla pittura e di aver dipinto molto, quindi gli viene naturale scrivere visivamente. Ecco probabilmente spiegato il motivo per cui i suoi pezzi si fondono così bene con le immagini.
La mia curiosità mi spinge oltre, a questo punto voglio sapere se anche lui fa parte del nostro esercito di maratoneti di serie tv oppure ci lavora e basta. Scopro che è dei nostri, un vero binge watcher in stile Netflix, roba da 10 episodi in un giorno. La sua serie preferita degli ultimi anni è una comedy della HBO, Eastbound and Down con Danny McBride.
Da un esperto come lui, voglio assolutamente sapere quali sono le tre canzoni da colonna sonora perfette, chiaramente non sue. Due classiconi folk degli anni ’70, Mrs Robinson di Simon & Garfunkel da Il laureato e If you want to sing out, sing out di Cat Stevens da Harold e Maude, ma anche un pezzo un po’ più recente, Breathe Me di Sia dal finale tutto fazzoletti di Six Feet Under.
Non potevo farlo andare via senza fargli la domanda più stupida dell’universo, cioè già che siamo a parlare di cose che fanno piangere, se esiste un pezzo che fa commuovere più del suo Winter durante il funerale di Ben (fratello di Jordan e cognato del Dr. Cox) in Scrubs. Mi dice di non essere sicuro della risposta, ma che io ci creda o no, pensa di avere canzoni ancora più malinconiche di quella nel suo repertorio.
No che non ci credo, però faccio di sì con la testa e torno a guardare il video che me l’ha fatto conoscere per la prima volta.