Musica
di Marco Beltramelli 27 Marzo 2021

I migliori album della settimana

Una breve selezione delle migliori uscite internazionali degli ultime sette giorni

Irena and Vojtěch Havlovi Melodies in the Sand

Ambient, folk e musica etnica. La coppia di artisti cechi Irena and Vojtěch Havlovi con Melodies in the Sand ha realizzato un disco praticamente perfetto, almeno per chi presta più di trenta secondi ad ascoltare la musica. Si tratta infatti di un lavoro che deve prendersi il tempo necessario per maturare. Spegnete il telefono e aprite il vostro cuore: una coppia di innamorati vi aspetta per farvi entrare nel loro cosmo d’amore. E di grande, grandissima musica.

Mattia Nesto

Lana Del Rey – Chemtrails over the country club

L’album si apre così delicatamente che quasi crederete le casse del vostro device si siano guastate. La musica di Lana Del Rey, in fondo, ha sempre pescato ai mani basse dal passato,  ma la sua rivoluzione non si è limitata ad un mero piano estetico. Lana Del Rey ha sconvolto l’orizzonte della discografia interpretando gli stilemi di un’epoca che non esiste più (se non in qualche pacchiana imitazione), l’America delle prime dive hollywoodiane, del bebop, dei dinners dove cenava John Fante. Gli Stati Uniti che hanno dato vita alla propria svolta industriale per assecondare le mansioni della tipica casalinga americana. Sin dalla copertina, Chemtrails over the country club sembra voler pescare a mani basse da questo immaginario anni 50 per ribaltarlo in una prospettiva femminista. Un orizzonte iconografico che stilisticamente si è concretizzato in un ibrido multiforme -chitarre indie rock, scrittura folk e mal de vivre tipico del blues-  ma dalla matrice assolutamente riconoscibile, personale. Il nostalgic pop di Lana tocca l’apice del suo manierismo con la cover di For Free di Joni Mitchell, e la monotonia che in molti hanno imputato a COTCC a mio avviso ben esemplifica la noia che affligge l’artista nel suo ultimo fatale tributo alla bellezza americana. Insomma, l’ennesimo album di Lana Del Rey che perpetra per 50 minuti il fatto di essere una diva fuori dal tempo. E per questo funziona perfettamente.

Marco Beltramelli

Alice Phoebe Lou – Glow

Per dirla con poche parole, il nuovo album di Alice Phoebe Lou è di una semplicità disarmante. Le dodici canzoni che compongono Glow sono appunti sull’amore, frammenti densi e delicati intorno alle forme che l’innamoramento assume. La cantautrice sudafricana ci conduce dall’inizio alla fine, sulle note leggermente distorte della sua chitarra, in un’atmosfera soffusa fatta di accordi eleganti e melodie che spesso sembrano diventare i lamenti del suo cuore. Potreste annoiarvi, ma è un rischio che mi permetterei di correre, per perdersi definitivamente in questo sogno lo-fi.

Gabriele Vollaro

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