Musica

I migliori album della settimana

Flock of Dimes – Head of Roses

Head of Roses, l’ultimo album di Jenn Wasner, potrebbe stare a Florence and the Machine come il Partenone a qualsiasi edificio neo classifico, ma in realtà non si limita a imitarne gli stilemi, e la sua bellezza sta proprio nell’averli saputi reinterpretare in un contesto differente. Flock of Dimes, il moniker dietro il quale si cela la cantautrice statunitense scritturata dalla Sub Pop Records,  mantiene l’eleganza e la delicatezza di Florence Welch a discapito dell’inarrivabile potenza vocale,  adotta l’immagine preraffeillita della leader dei FATM per adibirla ad una sound più sfumato ed elettronico. Decadente e lo-fi.

Marco Beltramelli

Godspeed You! Black Emperor –  G_d’s Pee AT STATE’S END!

Le chiacchiere stanno a zero, di fronte a un lavoro del genere non si può fare altro che pigiare subito il tasto “replay”. È dal 2003 (o forse dal 1994) che GYBE! sfornano grandissima musica, ma in questo nuovo album si sono letteralmente superati. Una specie di summa di quanto il post-rock e il chamber symphony rock ci possa offrire oggi al massimo livello . Un disco suonato e scritto benissimo con pezzi come Fire at the Static Valley che sono una vera e propria ode a quanto c’è di giusto in questo mondo, un barlume di speranza in un lavoro cupo, capace di parlare anche quando non proferisce parola, di esser politico anche senza cantare. Una scheggia di pura bellezza in tempi grami: niente di meglio.

Mattia Nesto

Dry Cleaning – New Long Leg

Il post punk è un qualcosa che se ti si attacca addosso è difficile da staccare. Ti incanta in tutte le straneforme che riesce ad assumere. Soprattutto il post punk è simile al maiale. Bene o male è tutto buono. I DryCleaning però sono un taglio speciale di post punk. Tra il basso a martello e le chitarre sporcate dadistorsioni quasi fastidiose c’è la voce di Florence Shaw, un po’ poetessa, un po’ annotatrice di dettagli epiccole storie. Dovreste sentirla mentre decanta – col suo accento londinese – del campo estivo di Scratchcard Lanyard. Dovreste vedere come sono i suoi occhi durante le esibizioni. Si aggirano nello spaziofacendo soltanto domande. Non sanno far niente se non descrivere meravigliosamente quello che vedono.Questi sono i Dry Cleaning, benvenuti.

 

Gabriele Vollaro

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