È morto questa notte all’età di novant’anni George Martin, lo storico produttore dei Beatles. A darne la notizia è il batterista Ringo Starr con una serie di tweet poco distanti l’uno dall’altro.
God bless George Martin peace and love to Judy and his family love Ringo and Barbara George will be missed xxx 😎✌️🌟💖☮
— #RingoStarr (@ringostarrmusic) 9 Marzo 2016
Thank you for all your love and kindness George peace and love xx😎✌️🌟💖 pic.twitter.com/um2hRFB7qF
— #RingoStarr (@ringostarrmusic) 9 Marzo 2016
In seguito è stato divulgato anche il comunicato ufficiale di Adam Sharp, referente sia del produttore che di suo figlio Giles: “Sir George Martin è mancato serenamente nella serata di ieri, 8 marzo, a casa sua. La famiglia ringrazia tutti per i pensieri, le preghiere e i messaggi di supporto”.
Noto ai più come il “quinto beatle”, George Martin iniziò a lavorare nel mondo musicale negli anni ’50 presso il dipartimento di musica classica della BBC. Successivamente passò alla EMI e, nel 1955, venne nominato manager Parlophone, la sub-label della EMI ai tempi specializzata principalmente in musica jazz.
Conobbe il quartetto di Liverpool tramite il loro manager Brian Epstein che gli fece ascoltare i primi demo incisi per la Decca Records. Fece firmare al gruppo il loro primo contratto discografico nel febbraio del 1962 e pubblicò il loro primo singolo Love Me Do / P.S. I Love You.
Per i Beatles Martin non fu solo un discografico ma partecipò in maniera attiva come compositore e arrangiatore di molti dei loro più grandi successi: sua l’idea di velocizzare Please Please Me, che raggiunse subito la prima posizione della Hot 100 di Billboard, o di inserire i violini in Yesterday. Fu il responsabile dell’adattamento orchestrale di A Day in the Life, condusse gli archi di Eleanor Rigby e suonò il piano in In My Life; curò la colonna sonora del film Yellow Submarine e moltissimi altri esempi ancora.
https://www.youtube.com/watch?v=he0B0VMxCsw
Nella sua carriera ebbe moltissimi riconoscimenti: vinse sei Grammy Awards – tra cui il prestigioso l’Album of the year per Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles – e due BRIT Awards. Nel 1996 fu nominato cavaliere e nel 1999 fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.
Nonostante tutti lo ricordino esclusivamente per il lavoro fatto con i fab four, Martin ha prodotto diversi altri successi come Candle in the Wind di Elton John o Sister Golden Hair degli America. Con le sue 23 volte, ad oggi è il produttore che ha conquistato più N.1 nella classifica di Billboard.