Amici lettori, siete mai stati metallari? Io sì e posso assicurarvi che è uno spasso. Faccio un preambolo: sono cresciuto in provincia e lì non c’erano le varie distinzioni che c’erano in città tra punk, metal o dark.
Da me, se da adolescente non andavi in discoteca, probabilmente ascoltavi tutte e tre le musiche proibite. Il fatto difficile però era un altro: giustificarne le copertine degli album con i propri genitori.
Avevo preso da poco il motorino, però non andavo al mare per mantenere la pelle bianca, perché non si era mai visto un dark, metallaro o punk abbronzato. Quello era per i vanitosi che avevano pure la ragazza. Figuriamoci. Allora mi rifugiavo in cameretta e ascoltavo i miei dischi proibiti, sognando volta per volta di conquistare il mondo, di distruggerlo o di limonare (quando partivano le power ballad, e per contratto ce n’erano almeno una per disco metal).
Tutto questo per farvi capire il contesto. Ora immaginatevi mio padre che piomba in camera mia mentre son tutto preso a fare air guitar con una racchetta da tennis, per vedere che dischi ascolto. Apriti cielo. Perché una cosa è certa: anche se la musica può essere potente e pure bellissima, alcune copertine di dischi metal sono talmente imbarazzanti che non le farei vedere in giro nemmeno se fossero della mia band.
Insomma, mio padre si è incazzato davvero poche volte con me, ma quella volta di brutto, e ora posso dire che aveva ragione. Guardiamo un po’ qualche esempio di copertina talmente brutta che non la userei neanche come lettiera per il gatto.
Guarda la gallery Messanger - Back Tigertailz - Young and Crazy Knorkator - Hasentchartbreaker Exodus - Bonded by Blood+26
Pensate al coraggio che avevano i Manowar, alfieri dell’epica metal, nel vestirsi come le comparse di Attila Flagello di Dio, nel suonare coi pantaloni pellati ma aperti al culo, nel fare palestra con le mutande di He-Man.
Sempre in tema di battaglie tra il bene e il male, ma chi le disegnava certe copertine? Sembrano gli scarabocchi sul diario di quando a scuola non avevi voglia di fare niente.
Ma non erano solo le band scarse a patire di grafiche orribili. Pensate ai multimilionari Iron Maiden, i capi di tutto il metal, che hanno rivoluzionato il modo di fare le copertine con il loro personaggio Eddie. Devono essere impazziti nel 2003 per concepire questa oscenità che sembra fatta con Second Life.
Il Premio Nobel per la copertina più orribile di ogni tempo passato-presente-futuro però va ai tedeschi Scorpions, anche loro mega famosi per suonare, meno per essere dei creativi capaci a livello di arte visiva. Il loro album Animal Magnetism del 1980 reca il massimo dell’involuzione umana: si notino infatti il sedere di un uomo che tiene in mano una birra, mentre una ragazza si inginocchia verso di lui in perfetto stile porno p.o.v. alla faccia del femminismo e se non bastasse, accanto a lei c’è un cane, che sembra voler fare la stessa cosa. Amici, continuate voi, io mi sono cavato gli occhi.