Musica
di Marco Villa 16 Novembre 2016

La copertina del nuovo album di Mina e Celentano è un plagio?

Ironico che due personaggi che hanno fatto della riservatezza la propria cifra debbano affrontare problemi derivanti proprio da una fotografia.

Le Migliori e lo scatto di Ari Seth Cohen Facebook - Le Migliori e lo scatto di Ari Seth Cohen

 

È stato presentato come uno degli eventi discografici italiani dell’anno, il grande ritorno di una coppia che 18 anni fa sfornò un disco di enorme successo, con molti pezzi stabilmente finiti nel repertorio dei karaoke della penisola. Stiamo parlando di Mina e Celentano, il cui secondo album Le Migliori è stato messo in vendita pochi giorni fa, anticipato dal primo video Amami Amami.

Guardando il video, un’accozzaglia di luoghi comuni e immagini senza senso tenute insieme dal labilissimo filo del “famolo giovane”, pensavamo che si trattasse della cosa peggiore che questo disco potesse partorire. Invece no, la cosa più brutta è legata alla copertina.

La foto di copertina ritrae quattro soggetti vestiti in modo eccentrico e i crediti dell’immagine fanno riferimento a Mauro Balletti, fotografo che da tempo collabora con Mina. Una scelta particolare, che non ha nulla a che vedere con l’immaginario dei due e lontana mille miglia dalla copertina del disco precedente, in cui i due monumenti della musica italiana si mettevano in gioco in una versione Disneyana e fumettistica.

A distanza di pochi giorni dall’uscita, sono iniziate a circolare sui social network immagini che mettevano a confronto la copertina de Le Migliori e uno scatto di un fotografo americano, che qualche anno fa aveva ritratto in posa simile alcune anziane signore. Quel fotografo è Ari Seth Cohen, che ieri è intervenuto nel discorso facendo valere le proprie ragioni.

 

E la storia è piuttosto disarmante: Cohen racconta che tempo fa venne contattato dai discografici di Mina e Celentano, che fecero un’offerta per poter usare il suo scatto come copertina del disco. Cohen considerò la cifra troppo bassa e fece una controfferta, che provocò però il ritiro da parte dei produttori, ovvero le due etichette di proprietà degli artisti stessi. All’uscita del disco, qualcuno ha segnalato la copertina a Cohen, che ha così scoperto che, non potendo o volendo pagare i diritti dell’immagine originale, si è deciso di riprodurre l’immagine stessa, prendendo l’idea e rielaborandola appena. Lo scatto è molto simile e anche costumi e accessori sono pressoché identici.

Le conclusioni che trae Ari Seth Cohen sono disarmanti: “Spesso brand e campagne hanno tratto ispirazione dal mio progetto, ma i miei lavori non sono mai stati plagiati così platealmente. […] È frustrante vedere o venire a sapere che la proprietà intellettuale viene calpestata da aziende grandi e potenti che hanno le risorse per rispondere ad azioni legali

Ironico che due personaggi che hanno fatto della riservatezza la propria cifra debbano affrontare problemi derivanti proprio da una fotografia.

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