Dopo due anni di lunghissima attesa i Bon Iver a Milano
Dopo due rinvii e due anni di attesa, i Bon Iver al Mediolanum Forum di Milano hanno fatto un concerto pazzesco.
I Bon Iver al Mediolanum Forum di Milano, l’altra sera, hanno realizzato uno di quei concerti talmente perfetti e ben pensati, oltre che suonati in modo divino, da non sembrare veri. E ancora di più questa sensazione è parsa acuita anche dalla grande, grandissima attesa che questa data è andata via via ad acquisire: due rinvii, infatti, per questo show, complici, ovviamente, gli strascichi e le normative stringenti legate alla pandemia. E invece era tutto vero: grazie a DNA Concerti gli undicimila spettatori del Forum hanno potuto assistere a qualcosa di grande. Attenzione: diffidate da chi vi dirà, oppure ha già scritto, magari in live-report o articoli di approfondimenti “quanto si è pianto in questo concerto”, “quanto mi sono commosso con i Bon Iver”, “ma le lacrime, quante ne abbiamo versate ragazzi?”.
Ridurre e condensare, infatti, uno show di questo livello ad un solo spettro delle proprie emozioni, seppur sicuramente importanti, lo trovo, in sincerità, veramente deleterio e sminuente della magia portata sul palco dai Bon Iver. Un’esecuzione tecnica assolutamente ineccepibile, con dinamiche sempre nuove e coraggiose che faceva sì che i pezzi storici potessero avere una nuova veste e una rinnovata linfa vitale e le ultime canzoni una dimensione più rotonda e compiuta, più da live insomma, senza rinunciare a un grammo del proprio sperimentalismo. Un grande lavoro, insomma, condotto da Justin Vernon in primis: una gamma di tonalità praticamente infinita per il cantautore e chitarrista statunitense, in grado di passare da toni molto acuti a profondi bassi in grado di scuotere l’intero Forum. Una prova, insomma, che farà scuola: due ore di musica così, di questa qualità e di questa gradazione emotiva (ancora una volta, non solo pianto ma anche gioia, stupore, sorpresa e elettricità) ti rigenerano da capo a piedi.
Tuttavia limitarsi a parlare di Vernon non sarebbe fare un giusto dovere di cronaca. L’intera band ha infatti dando grandissimo sfoggio di sé lasciando a bocca aperta e a cuore ardente le tantissime persone che hanno affollato il Mediolanum Forum. Personalmente ho apprezzato tantissimo la prova della sezione ritmica che, per ricollegarmi al discorso fatto in esordio, è stato in grado in modo magnifico di dare sostanza, oltre che forma, alle varie canzoni proposte. Un campionario di canzoni che, è bene ricordarlo, hanno spaziato da For Emma, Forever, a Bon Iver passando per 22, A Million e I, I: quindi un “tour” nella discografia dei Bon Iver completo, dal 2007 a oggi.
Alla fine, prendendo la metro di ritorno dal Forum, la fiumana di gente non aveva “solo” gli occhi lucidi: ma c’erano sorrisi e c’era una, palpabile, voglia di raccontare e condividere emozioni. Forse è proprio questo che fa la grande musica, quella che non si limita a veicolare un solo messaggio o un solo stato d’animo ma che, per quanto è possibile, tenta di abbracciare “l’intero arco parlamentare”. Ecco perché, salendo sulla verde in direzione Gessate mi è venuta in mente una frase, chiave, di Neon Genesis Evanglion, “siamo le parole ti voglio bene”. Ecco, l’altra sera, al Forum, i Bon Iver questo sono stati: sono stati le parole ti voglio bene.
Squadre e associazioni sportive: gli accessori che aiutano a rendere profondo il legame con i…
Juni Ba ne Il ragazzo meraviglia dimostra quanto il comics "americano" sia ancora vivo e…
Nick Abadzis celebra la cagnolina Laika in un fumetto superlativo, pubblicato da Tunué. I could…
The Brutalist di Brady Corbet risponde di sì, che è l'unica meta possibile di quel…
Con Suoni ancestrali Perrine Tripier realizza un romanzo sconvolgente e perturbante che parla di politica,…
Kingdom Come: Deliverance II di Warhorse Studios è un instant-classic del gioco di ruolo. La…