Quando nel 2014 Mosul in Iraq è caduta in mano ai miliziani dell’ISIS, la ex capitale assira è stata epurata dai cristiani, che sono stati costretti ad abbandonarla previa la confisca di tuti i loro beni, e sono state distrutte la moschea di Giona, le millenarie mura di Ninive e la biblioteca, una delle più antiche dell’Iraq, fondata nel 1967 e contenente dei testi patrimonio dell’UNESCO.
Il 9 luglio scorso, il premier Haydar al-‘Abadi ha annunciato la liberazione della città dallo Stato Islamico e finalmente la vita in quella parte di mondo può tornare a trovare una specie di faticosa normalità, grazie ai volontari della ricostruzione.
Il blogger anonimo conosciuto come Mosul Eye, dalle pagine del suo blog, sta continuando a cercare persone che l’aiutino nella ricostruzione della biblioteca e di altri edifici storici fatti crollare dall’ISIS. Prima della sua distruzione, la biblioteca sotto il califfato serviva come luogo in cui obbligare i professori delle Università a riscrivere i libri di testo per una nuova educazione integralista.
Il blogger, che rimane anonimo per non mettere a repentaglio la vita dei suoi parenti e amici, ha scritto più volte che la biblioteca era il suo luogo preferito di Mosul, lì amava passarci le giornate a leggere libri che andavano in contrasto con quello che dicevano i suoi professori.
A questo proposito, ha chiamato a raccolta la comunità internazionale perché doni libri in tutte le lingue alla nuova biblioteca, che simboleggia la rinascita di Mosul e della sua cultura. Sono benaccetti anche giornali e riviste che parlino di ogni argomento, dalla cultura generale alla medicina e alla scienza.
Sono già stati donati 10,000 libri per la causa, ma l’obiettivo è quello di raggiungere 200,000 libri per la riapertura della biblioteca. Le donazioni vengono spedite alla città di Irbil, dove alcuni volontari catalogano la nuova collezione. Per poter donare libri dall’Europa, bisogna contattare la Entraide et Coopération en Mèditerranée, una OGN francese che sta preparando una spedizione. La si può contattare sulla sua pagina Facebook, per avere informazioni in merito a questa operazione, da cui passa una bella fetta di civiltà.
Qui sotto invece avete tutte le informazioni per spedire i vostri libri direttamente a Erbil.