Golo Zhao con Ultima notte a Pechino ci regala un nuovo grande libro a fumetti.
Ultima notte a Pechino è l’ennesima grande opera a fumetti di Golo Zhao, autore portato in Italia da Bao Publishing e ormai entrato nell’immaginario collettivo. E anche in questa raccolta di racconti brevi si rispecchiano tutte le qualità dell’autore cinese. Ovvero una capacità rara, grazie a un segno delicato e poetico, di raccontare la Cina di ieri e di oggi nelle sue contraddizioni, con quello spirito dolceamaro che, ne sono convinto, vi conquisterà.
Per esempio come non ritrovarsi, nonostante i chilometri che ci separano, con il setting della prima storia, quella città industriale, una volta fiorente e che ora, dopo la crisi del settore, volge non soltanto in disarmo dal punto di vista economico ma anche e soprattutto culturale e sociale. Le vicende che si affastellano nelle pagine del, bellissimo, volume di Bao sono micro-capsule di esistenza umana, in cui ai ricordi dell’infanzia, o comunque alla voglia di condividere le storie tra due ex compagni di classe che, all’epoca non si sono mai parlati tanto, si mescolano alla fredda notte di Pechino, riscaldata dai “caldi” piatti della cucina tradizionale. Il cibo come viatico della memoria e dell’emozione, in un movimento di tipo proustiano che viene rafforzato dalla capacità, rara, dell’autore si tratteggiare le portate con un disegno precisissimo che quasi ti fa assaporare i profumi e i sapori delle singole pietanze. Ultima notte a Pechino è un volume per tutti, per neofiti del fumetto e per appassionati, per chi ha voglia di passare un pomeriggio al fresco in un giardino d’estate e per chi non riesce a prendere sonno la notte prima di un’importante incontro di lavoro. Fumetti come balsamo per la vita o, ancora meglio, come zuppa calda che ti rincuora e riscalda l’anima.