Libri
di Mattia Nesto 6 Settembre 2024

Roaming: (ri)partire dalle cose semplici

Roaming è un fumetto semplice e potente, che parla di cose “antiche” e complicate. Almeno apparentemente.

La copertina di Roaming baopublishing.it La copertina di Roaming

Scegliere il desiderio verso il nuovo oppure la fedeltà nei confronti di chi c’è sempre stato: su questa dicotomia gioca e si muove Roaming di Mariko e Jillian Tamaki, cugine e indimenticato team creativo responsabile di fumetti acclamatissimi in tutto il mondo (E la chiamano estate), pubblicato da Bao Publishing, che mi ha colpito pur nella sua totale semplicità. Anzi proprio per la sua semplicità apparente che, se si “studia” e approfondisce un attimo, si rivela una possente complessità. Ma andiamo per ordine. Di cosa parla in buona sostanza questo fumetto: beh di una breve vacanza di tre ragazze universitarie, due delle quali amiche da una vita e la terza “new entry” in qualità di collega, appunto, universitaria. Le tre vanno in vacanza a New York e decidono di visitare la città, partendo dalle sue attrazioni più famose, i luoghi più iconici e i monumenti più conosciuti nel mondo. Questa costruzione a tre si incrina quando, una delle due amiche inizia a provare qualcosa per la nuova venuta, venendo ricambiata da quest’ultima, mettendo, forse, in crisi il rapporto di fiducia reciproca che affondava “nei secoli dei secoli”.

Lo stile di Roaming i0.wp.com Lo stile di Roaming

E fin qui nulla di complesso, anzi nulla di nuovo in superficie: certo un disegno carino e piacevole, certo dialoghi vividi e vitali, che sembrano essere stati presi quasi in colti in presa diretta dalla stessa autrice, certe stesse sembrano quasi prese dalla carne vive di una nostra amica o conoscente, ma poco altro, almeno pensavo. E poi ci ho riflettuto, sono andato in profondità nelle cose come dicevo prima, e mi sono accorto che questa supposta semplicità in realtà era frutto di una precisa, e certosina, costruzione fumettistica. Il sentimento amoroso tra le due “nuove amiche” non cresce piano piano, ma è un fiume in piena, che prima è torrente, burrascoso, di montagna e poi diventa possente linea azzurra che taglia la pianura. Passione, corpi che si toccano e lingue che si sfiorano, respiri, palpitazioni e tanto caldo e emozione. Sono personaggi veri quelli che vediamo in scena, che sbagliano e inciampano nella vita proprio come noi, per questo li sentiamo così vicini.

Ma non pensiate, in alcuna misura, che questo sia un fumetto “verista”. Il lirismo è sempre dietro l’angolo, quando una delle tre ragazze diventa un pianeta su cui le altre, o per meglio l’altra, si trova a ruotare come un satellite attorno a un grande corpo celeste, c’è il momento della crisi, in cui la città delle opportunità si tinge di tinte quasi horror e poi c’è quella costante musica suonata dal vivo che ci fa emozionare. C’è spazio per una serie di dettagli che, soprattutto, alla seconda lettura vengono colti ancora meglio: riferimenti storici “Ora che Presidente è Obama possiamo stare tranquilli”, considerazioni apparentemente banali che però delineano il personaggio più di mille descrizioni “Com’è tutto commerciale, lo adoro” e momenti “muti” in cui capisci tutto scorgendo le espressioni dei protagonisti o anche solo la postura del corpo.

Le autrici di Roaming media.them.us Le autrici di Roaming

Roaming è un gran bel fumetto, dove con “poco” si fa tantissimo, dove si raccontano vite giovani e normali e per questo così speciale. Si ride assieme alle tre ragazze, ci si emoziona la prima volta che addentano una caldissima e untissima pizza newyorkese, si sogna quando i sentimenti prendono il sopravvento e si soffre quando qualcosa si rompe. È la vita, amico, sai, l’arte dell’incontro, anche in una città di venti milioni di abitanti come New York, anche se si è giovani, squattrinate, canadesi di origine asiatica. È la vita, sai, amico, l’arte dell’incontro, l’arte di stare assieme.

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