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I grandi classici della letteratura analizzati in base alla punteggiatura

Una pagina di Cormac McCarthy

 

L’uso della punteggiatura è sempre personale. I più importanti scrittori hanno preso questo strumento e l’hanno piegato come volevano creando, così, uno stile riconoscibile. Uno, magari, non ci fa caso subito ma se avesse la possibilità di prendere una pagina di un libro, togliere tutte le parole e lasciare solo i segni di interpunzione, potrebbe rimanere davvero stupito.

 

Meridiano di Sangue vs. Assalonne, Assalonne!

 

È una delle più grandi passioni di Adam J Calhoun, un vero nerd della punteggiatura che ha deciso di esaminare alcune pagine dei romanzi che più ha amato leggendone esclusivamente i punti, le virgole, i punti e virgola, ecc.

È stato ispirato da una serie di poster che applicavano questo particolare esercizio ai grandi titoli della letteratura classica, lui invece si è concentrato sul suo libro preferito, Assalonne, Assalonne! di William Faulkner, e l’ha confrontato con un altro dallo stile decisamente più lineare: Meridiano di sangue di Cormac McCarthy.

 

Meridiano di Sangue vs. Assalonne, Assalonne!

 

Per Calhoun la punteggiatura di Faulkner dava alle frasi un senso selvaggio, assolutamente vitale e movimentato. Per farci capire ancora meglio, ha creato anche dei grafici che rappresentassero quali segni siano stati più utilizzati. In seguito ha applicato questo metodo a tanti altri titoli come Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, l’Ulisse di Joyce, Frankenstein di Mary Shelley e molti altri ancora.

 

Il confronto tra titoli e autori diversi

 

La sua più grande fissazione, poi, è il numero di parole contenute in ogni frase. Ha creato un’infografica anche per quello.

 

 

Quante parole hanno usato in media per ogni frase?

 

Infine è addirittura riuscito a creare delle mappe dove ha assegnato a determinati segni un colore: i punti, i punti interrogativi e quelli esclamativi sono rappresentati dal rosso, i punto a capo e le citazioni sono verdi, le colonne o i paragrafi in blu. Qui sotto vedete il risultato.

 

 

Se volete scoprire come sarebbe il vostro libro preferito senza parole, qui trovate alcune righe di codice che vi permettono di farlo. Oppure potete sempre stampare uno dei poster creati Calhoun e appendervelo in casa, farete un figurone con tutti i vostri amici intellettuali.

 

[via boingboing.net]

Sandro Giorello

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Sandro Giorello
Tags: letteratura

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