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Per migliorare il suo stile, Hunter S. Thompson riscrisse parola per parola Il grande Gatsby e Addio alle armi

Hunter S. Thompson e Johnny Depp nel 1998

 

Molti di voi conosceranno Hunter S. Thompson per il film di Terry Gilliam Paura e delirio a Las Vegas, ispirato ad un suo romanzo che ha per protagonista se stesso con lo pseudonimo di Raoul Duke e il suo avvocato Oscar Zeta Acosta chiamato Dr. Gonzo, interpretati rispettivamente da Johnny Depp e Benicio Del Toro.

Un cult allucinante che spiega a grandi linee la genialità del giornalista americano, purtroppo scomparso nel 2005, il suo stile e i suoi eccessi. Hunter S. Thompson è stato l’inventore del gonzo journalism, una corrente del nuovo giornalismo, di cui hanno fatto parte dagli anni ’70 in poi, alcuni dei più grandi tra cui Lester Bangs e Tom Wolfe.

Dal gonzo journalism discende tutta la comunicazione moderna, dai social al giornalismo web, che preferisce curare più lo stile propri e l’esperienza personale rispetto al fatto oggettivo che va raccontando.

 

Hunter S. Thompson e il suo avvocato Oscar Zeta Acosta a Las Vegas nel 1971

 

Hunter Thompson era piuttosto famoso come consumatore di alcol e droga, nonché per le sue imprese donchisciottesche, che non si basavano su alcuna logica. La storia che vi raccontiamo trae spunto da Pierre Menard, autore del Don Chisciotte di Jorge Louis Borges, in cui questo accademico ricrea il romanzo di Cervantes riscrivendolo parola per parola.

Chi avrebbe mai potuto compiere un’azione così assurda nella realtà se non Hunter Thompson? Proprio lui è andato a caccia di mulini a vento riscrivendo parola per parola tutte le pagine di Addio alle armi di Ernest Hemingway e de Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, solo per sentire cosa si prova a scrivere quei libri.

 

Hunter S. Thompson rasa la testa di Johnny Depp per il film Paura e delirio a Las Vegas

 

Questa bizzarria è stata rivelata anche da Johnny Depp, che oltre ad aver incarnato Thompson gli era anche grande amico nella vita. In un’intervista al Guardian del 2011, ha detto “Hunter ha battuto a macchina tutto Il grande Gatsby, copiandolo pagina per pagina, solo per riuscire a capire l’emozione che si prova a scrivere un libro come quello”.

Non garantiamo che l’assorbire ogni singola parola di un capolavoro letterario faccia, per proprietà transitiva, diventare il copiatore bravo quanto l’autore, ma di sicuro Hunter Thompson era già un grande scrittore di per sé quando ha effettuato questa performance privata e leggere attentamente (se non proprio ricopiare) alcuni dei suoi libri più famosi, dalle Cronache del rum a Paura e disgusto a Las Vegas, una selvaggia cavalcata nel cuore del sogno americano, potrebbero ispirare i molti che oggi cercano uno stile di narrazione originale.

Intanto, assurdo per assurdo, l’amico Johnny Depp ha pagato 3 milioni di $ per sparare le ceneri di Thompson con un cannone gigante, seguendo le ultime volontà del giornalista. Giusto per capire la tipologia di relazione tra i due.

Hunter S. Thompson
Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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