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Medalist: il pattinaggio è un taiyaki o una shortcake?

Il nuovo manga Medalist, pubblicato da J-Pop, è uno spokon di nuova generazione ben congeniato.

Il, curatissimo, disegno di Medalist

Medalist, pubblicato da J-Pop, è stato presentato alla stampa e al pubblico come una delle next big thing del genere spokon e non solo di queste generazione. E va detto che dopo aver letto il primo volume queste sensazioni positive mi sono rimaste.

La copertina del volume 1 di Medalist

Nella sua semplicità questo manga ha per centro una bambina, molto timida e incapace di esprimere le proprie emozioni, che animata da una passione bruciante per il mondo del pattinaggio artistico inizia a impratichirsi delle tecniche di danza grazie al supporto di un maestro/mentore, un ex-pattinatore professionista che ha dovuto rinunciare al sogno di una vita. Medalist già nel primo volume inserisce tutta una serie di personaggi “comprimari” che solo ottimamente caratterizzati, anche in poche battute. Le atlete e gli atlete che frequentano la stessa scuola di pattinaggio di Inori, la nostra protagonista, infatti, incarnano altrettante tipologie di persone, in un gioco di specchi classico ma condotto con garbo.

Medalist presenta una costruzione delle vignette classica

I disegni sono molto eleganti e aggressori, perfetti appunto per ridonare alla lettrice che e ai lettori i movimenti sinuosi dei pattinatori anche se, almeno in questo primo volume, la parte più propriamente cinetica degli stessi non è mai troppo decisa. Vedremo se più avanti, come sempre, si punterà su questa caratteristica, per dare maggiore dinamismo a tavole belle sì ma un po’ troppo statiche (specie se si parla, come qui, di pattinaggio).

La copertina del volume 2 di Medalist

Tuttavia è nella scrittura che, almeno in questo primo volume, Medalist dà il suo meglio, con la meravigliosa e acuta “opzione tra la shortcake e il taiyaki” che il maestro mette di fronte alla sua allieva. In modo dolce e delicato ci si concentrerà sul peso che le scelte, le scelte personali e sportive delle allieve e degli allievi, finiranno per condizionare non solo la carriera ma anche il tipo di persona che si diventerà. Insomma un bel spokon di nuova generazione che, seppur un po’ troppo hypato, si è dimostrato sin dai suoi primi capitoli decisamente solido.

Mattia Nesto

Fa che la morte mia, Signor, la sia comò 'l score de un fiume in t'el mar grando

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Mattia Nesto
Tags: Medalistnews

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