Libri
di Simone Stefanini 16 Giugno 2020

Mad in Italy è il libro definitivo sulla storia del trash italiano

Dal 1980 al 2020, il libro di Gabriele Ferraresi è un viaggio attraverso la storia del costume italiano degli ultimi 40 anni, dal punto di vista degli eventi trash che hanno fatto la cultura pop

Se amate il trash, ma non vi bastano gli spezzoni di gaffe televisive o di interventi scomposti su YouTube e avete voglia di approfondire, il libro Mad in Italy di Gabriele Ferraresi è quello che fa per voi. Un viaggio che parte nel 1980 e culmina nel 2020, per quattro decenni di personaggi sopra le righe, genuinamente sbagliati e votati all’eternità. Eccone alcuni:

“Il Gabibbo che sfiora la top 10 dei singoli musicali più venduti. Gianfranco Funari candidato sindaco a Milano. Renato Pozzetto che gareggia nella Parigi-Dakar. Le televendite di Wanna Marchi e degli improbabili piazzisti di Telemarket. Monsignor Milingo che passa dal cantare a Sanremo allo sposarsi allo Yankee Stadium di New York. L’Uomo Gatto a Sarabanda. C’è un filo unico che collega queste immagini: un insieme di idiozia e genialità, cattivo gusto e spontaneità, ingenue velleità e spettacolari fallimenti, comportamenti immorali e manifestazioni grottesche, premesse drammatiche e risoluzioni comiche. In una parola, il trash.

Gabriele Ferraresi ripercorre questo filo lungo gli ultimi quarant’anni di vita del nostro paese: gli arroganti e spensierati anni ottanta, incarnati dai paninari e da Jerry Calà, da Luis Miguel e dalla guida alle discoteche d’Italia di Gianni De Michelis; i colorati anni novanta, con il karaoke in tv e Luke Perry che passa da Beverly Hills 90210 a Vacanze di Natale 95, ma anche con Nino D’Angelo che gira una parodia di Titanic in salsa neomelodica; i primi anni del nuovo millennio, che scorrono inquieti tra il ministro Calderoli che sfoggia una maglietta irriverente su Maometto provocando scontri armati in Libia e l’epica lite in diretta tra Antonio Zequila e Adriano Pappalardo; e in­fine lo spaventato e confuso decennio seguito a crisi economica e diffusione dei social, con il furto della salma di Mike Bongiorno e la webserie The Lady, la svolta mistica di Pippo Franco e il mistero delle nozze tra Pamela Prati e Mark Caltagirone.

Mad in Italy è un pellegrinaggio alla scoperta della parte più esposta e meno raccontata dell’anima italiana: il tentativo di ricostruire il puzzle dell’identità nazionale attraverso i suoi tasselli più assurdi e volgari, per cercare di capire che cosa di noi è rimasto immutato nel tempo e come invece siamo cambiati. Un bestiario del trash contemporaneo in cui, tra vip in declino e anonimi individui baciati per un momento dalla gloria, riconoscere il nostro volto più vero e imbarazzante”.

Gabriele Ferraresi (1982), giornalista e scrittore, è stato direttore responsabile di Sapiens e collabora con Esquire. Ha già pubblicato due libri: il romanzo L’uomo che riuscì a fottere un’intera nazione (2012) e il saggio Cortocircuito: come politica, social media e post-ironia ci hanno fottuto il cervello (2019). Per un certo periodo è stato anche editor di Dailybest, e le sue storie ci hanno fatto impazzire. Il libro uscirà il 18 giugno, ma abbiamo avuto la fortuna di leggerlo in anteprima e vi consigliamo di non farvelo scappare, potrebbe essere la lettura dell’estate.

Mad in Italy – Gabriele Ferraresi (Il Saggiatore, 2020)

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