I libri si sa, arricchiscono lo spirito, ma stando all’indagine condotta da alcuni ricercatori dell’Università di Padova anche il conto in banca. I giovani che abitano in una casa in cui circolano pronti da sfogliare un po’ di libri, non necessariamente di carattere scolastico, finiscono infatti per raggiungere guadagni più alti nel corso della loro carriera professionale.
La ricerca, pubblicata su The Economic Journal, è stata condotta su un campione di 5820 cittadini europei, tutti compresi tra i 60 e i 96 anni, provenienti da diversi paesi come Italia, Germania, Francia, Belgio, Repubblica Ceca, Austria, Danimarca, Olanda e Svezia. Il perché dell’età così avanzata tra i partecipanti è presto detto.
L’indagine si concentra su persone nate prima della rivoluzione di internet, abituate ad avere un accesso diverso alle informazioni rispetto ai ragazzi di oggi. Ma da Padova sostengono che i libri siano ancora un indicatore significativo del futuro successo finanziario di un individuo.
Nello specifico la ricerca mostra che gli studenti che, per requisiti di età, hanno frequentato la scuola per un anno in più, presentano un reddito più alto del 9% rispetto ai loro coetanei. Questa percentuale cresce notevolmente se, tra questi ragazzi, si considerano quelli cresciuti con almeno 10 libri sugli scaffali di casa, i cui guadagni aumentano addirittura del 21%. Non proprio la biblioteca di Babele di Borges comunque, dieci libri in casa sono un po’ pochi.
Fondamentalmente poi, sostengono i ricercatori, non ci sarebbe alcuna differenza significativa se durante l’infanzia e l’adolescenza si posseggano in casa 50, 100 o 200 libri o più ancora.
La chiave sta nell’averne al proprio fianco un minimo di 10, a salire. “I bambini cresciuti con dei libri in casa possono avere più possibilità di conoscere la vita, e di avere nuove esperienze attraverso i testi” – sostiene Guglielmo Weber, uno degli studiosi coinvolti nell’indagine – “In altre parole, i libri possono innescare la curiosità e l’ambizione, ma sono anche il segno di una casa che incoraggia la conoscenza, la ricerca e ha un background culturale forte“. E quindi, con un capitale non solo culturale più elevato: ma in molti casi anche condizioni economiche migliori già in partenza.
FONTE | quartz.com