Bastien Vivès è nato a Parigi nel 1984. Il suo esordio nel mondo del fumetto avviene nel 2007. In pochissimo tempo, Vivès ottiene numerosi apprezzamenti di pubblico e di critica. Tra i suoi lavori più importanti, Il gusto del cloro (che gli è valso il Premio rivelazione al Festival del fumetto di Angoulême nel 2009 e il Premio Micheluzzi come miglior fumetto straniero al Napoli Comicon nel 2010), Nei miei occhi e Polina.
Nel 2013, insieme ai colleghi Yves Bigerel, in arte Balak, e Michaël Sanlaville, illustratore, storyboardista e autore con cui nel 2008 ha lavorato a Hollywood Jan, omaggio ai film d’azione degli anni Ottanta, realizza quello che possiamo considerare il suo capolavoro massimo, Last Man, una storia a capitoli che si propone come un atto d’amore verso le arti marziali e i manga. Edita in Italia per BAO Publishing (QUI potete trovare tutti i capitoli precedenti), la serie ha riscosso un successo mondiale inarrestabile, ottenendo prestigiosi riconoscimenti come “Prix de la série” al Festival Internazionale.
Con l’undicesimo volume, la saga di Balak, Sanlaville e Vivès giunge al penultimo capitolo e la tensione sale alle stelle. La magia proibita ha preso il sopravvento nella Valle dei Re, così gli sconvolgimenti del mondo parallelo si stanno ripercuotendo anche a Paxtown, nel mondo reale. Per trovare le risposte mancanti sulla morte di Marianne, l’unica chance di Elorna e Adrian è aprire un portale dimensionale per tornare al mondo magico e antico.
La serie che ha stravolto i canoni del manga all’occidentale si avvia verso la magistrale conclusione che gli autori hanno orchestrato fin dall’inizio. Non mancheranno azione, sentimenti e i colpi di scena che hanno reso Last Man un fumetto imprescindibile per gli appassionati unendo tornei di lotta, ambientazioni medievali e scenari futuristici. Fra combattimenti, varchi dimensionali e nuove rivelazioni, riusciranno i nostri eroi a riportare la pace in entrambi i mondi?
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