L’omnibus Doctor Strange: Gli Ultimi Giorni della Magia è potentissimo.
Quando si ha tra la mani un volume del calibro, e anche del peso specifico, di Doctor Strange: Gli Ultimi Giorni della Magia non si può fare a meno di rimanere ammirati. Già perché quando si fruisce di simili pubblicazioni, come questa splendidamente editata da Panini Comics, non si può fare altro che applaudire. Infatti nel ciclo di avventure qui narrato si assiste, praticamente alla massima potenza, a una raffinata arte di, al tempo stesso, riproposizione degli stilemi classici delle storie di Strange e di rivoluzione degli stessi.
Già perché la cura con cui le vignette sono state disegnate è funzionale ad una narrativa tutto sommato semplice e efficace. Infatti non vediamo uno Strange nel pieno dei suoi poteri di fronte a un villain che per tenergli testa deve diventare “più simile a un Dio”, bensì si ribalta la prospettiva e allora ecco arrivare il depotenziamento di Strange: il dottore mistico non è mai stato tanto debole e impreparato di fronte alle minacce dell’esterno. L”Empirikul sta distruggendo le energie mistiche in tutto il Multiverso, e ora sta per arrivare sul nostro pianeta. La magia ha i giorni contati, e Stephen e i suoi alleati non sono affatto pronti“. Ne viene fuori un racconto corale e teso, decisamente maturo che nelle pagine di questa bella edizione risaltano in tutta la loro forza. Tante possibilità insomma, e chiavi di lettura, per un volume poderoso non solo nel peso ma anche nella qualità intrinseca di scrittura.