Libri
di Mattia Nesto 3 Dicembre 2021

Il mito del presente con Lore Olympus

Vincitore dell’Harvey Award nel 2021, Lore Olympus il webtoon di di Rachel Smythe pubblicato da JPop è un’ode ai sentimenti e al rispetto verso gli altri.

Anche gli dei soffrono per amore  Anche gli dei soffrono per amore

Quando ho chiuso il primo, bellissimo, volume di Lore Olympus pubblicato da JPop di Lore Olympus, il webtoon (leggasi fumetto online) che ha stracciato tutti i record di Rachel Smythe ho capito il perché di tutto questo successo: la storia infatti tra Hades e Persephone, nella sua assoluta classicità (non soltanto “mitologicamente” intesa) è trattata con tanto garbo, eleganza e originalità da parte dell’autrice che è un fatto bellissimo abbia ricevuto un’eco tanto grande nel mondo. Già perché Lore Olympus parla proprio di questo: ovvero di una storia d’amore, tormentata e tormentosa, tra due persone, anzi un dio e una dea, destinata a stare insieme…o forse no. Proprio questa relazione, nata un po’ per caso, o forse per destino è al centro del primo volume.

Alcune tavole si aprono e sono tanto belle da mozzare il fiato  Alcune tavole si aprono e sono tanto belle da mozzare il fiato

Grazie a un ritmo della narrazione che è sostenuto ma mai troppo rapido nel non permettere di seguire quanto avviene, grazie a vignette alcune delle volte studiate per essere spettacolari e, plausibilmente, ripetute da un esercito di avide lettrici e lettori, Rachel Smythe costruisce un racconto che respira del nostro tempo, così come anche l’avvertenza a inizio del libro recita, ovvero un racconto in cui si farà menzione di amori tossici, relazioni basate sulla violenza e sulla sopraffazione, anche fisica, dell’altro. Insomma non una storia solo leggera e da ridere ma con momenti anche comici e da ridere: perché in Lore Olympus non ci sono dei e divinità o, per meglio dire, ci sono dei e divinità ma colti nei loro aspetti più umani tradotti nel loro status di divinità.

 

Una copertina bellissima  Una copertina bellissima

In Lore Olympus, per esempio, ogni divinità è raffigurata come bellissimo, sia quelle femminili che quelle maschili. Ma sono soprattutto quelle maschili ha portare su di loro una specie di nome negativa: i tre fratelli regali, ovvero Zeus, Poseidone e Hares sono, a loro modo, degli uomini non risolti, con mille contraddizioni. Anche personaggi raccontati spesso superficialmente, come Eros, sono qui approfonditi e forniti di una backstory veramente interessante: il mitico rapporto con Psiche viene in un certo qual modo ribaltato e la ferita che si produrrà nel cuore di Eros sarà (quasi) senza fondo. La riscrittura del mito, un po’ sulla falsa riga di fenomeni editoriali come La canzone di Achille di Madeline Miller, e il suo successo tra le nuove generazioni afferma, una volta di più, come certe storie e certi racconti proprio non ci possono lasciare, a patto che, però, siano costantemente innervati da nuova linfa vitale.

Ed ecco i colori più scuri a sottolineare i momenti più drammatici  Ed ecco i colori più scuri a sottolineare i momenti più drammatici

Linfa vitale che Rachel Smythe dona in ogni singola pagina anche grazie all’uso di una colorazione volutamente decisa e aggressiva e giocata, quasi sempre, sulla contrapposizione dei viola/rosa e dei blu, con, ogni tanto, delle variazioni sul nero e sul bianco&nero per sottolineare situazioni ora più cupe ora più comiche. Lore Olympus insomma è una storia che vi consiglio perché non solo è scritta e disegnata molto bene ma pare proprio custodire un messaggio importante nelle pieghe della sua eccezionale fruibilità su ogni media e/o dispositivo. Hades e Persephone, i due protagonisti, sono due divinità certo ma potrebbero essere anche una ragazza e un ragazzo che scorgiamo in metro o, udite udite, perfino noi stessi. In fondo chi dentro di sé non ha un poco di autunno e primavera, mischiato a un tocco di inverno e di estate?

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