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di Mattia Nesto 8 Novembre 2023

Gli infiniti mondi artistici (e vite) di VAGA

Con DOG ha trionfato al Lucca Project Contest 2022: a Lucca Comics&Games abbiamo incontrato VAGA, nome d’arte di Valentina Galluccio.

La copertina di DOG  La copertina di DOG

Quando si ha a che fare e si chiacchera con una persona come Valentina Galluccio, aka Vaga, all’esordio con edizioni BD con DOG è facile venire travolti, in senso positivo. Già perché l’artista nata a Salerno ma residente da tanti anni a Napoli nel corso della sua carriera, nonostante la giovane età, ne “ha fatte di tutti i colori”, collezionando una serie di esperienze, artistiche, umane e professionali che sono poi confluite, in una certa misura in DOG, opera con la quale per altro ha trionfato allo scorso Lucca Project Contest. Se si dovesse “incasellare” VAGA in una classica bio da Linkedin la si potrebbe definire una 2D artist (come in fondo è ravvisabile anche dal suo sito personale) ma è poi chiacchierando che si scoprono delle vere e proprie perle: “Per anni ho frequentato una scuola di ballo a Firenze, con l’obiettivo di diventare una ballerina di danza contemporanea professionista. Poi a causa di un brutto infortunio – ci dice sorseggiando un caffè in una “solita” giornata piovosa di questo Lucca non molto semplice – ho cambiato un po’ vita, collaborando con il Teatro Bellini di Napoli, occupandomi delle scenografie e poi ho realizzato il videoclip di L’unica oltre l’amore di Giovanni Truppi, un artista che nel corso degli anni ho sempre seguito e che per me rappresentato tanto, anzi tantissimo per numerosi motivi“.

Da qui poi, dopo aver addirittura passato un periodo come modella per “pettinature da matrimoni” (!) quasi per caso si ritrova a partecipare al contest di Lucca Comics dedicato alle opere prime. E ne viene fuori DOG, un racconto a tratti doloroso, anche molto doloroso di quella che si potrebbe definire benissimo come una relazione ad alto contenuto di tossicità: “So che magari oggi può sembrare non dico scontato ma sicuramente più diffuso il modo di dire relazione tossica – spiega l’artista campana – ma in DOG, oltre a tanti pezzettini di me, ho anche voluto mettere in scena qualcosa che potesse essere utile anche per gli altri, in modo che magari prima di buttarsi a capofitto in un determinato tipo di rapporto, si possano riconoscere determinati segnali, spie o red flag che ci possano mettere in guardia“. Nel segno di VAGA c’è una vibrazione secca e decisa, un segno che diventa un solco e che da un certo punto di vista può ricordare molto da vicino la tatoo-artist: “Beh è sicuramente una forma d’arte che mi affascina, e pure tanto  – ammette Valentina Galluccio – ma se dovessi proprio citare una forma d’arte a cui mi sento in sintonia sarebbe la street art. Per me la street art è scendere in mezzo alla strada e guardarmi attorno, rimanendo stupita di come i palazzi, le vie o i muri possano diventare forme d’arte. In fondo il mio animo punkabbestia non può che non uscire fuori anche qui“.

Una vignetta di DOG  Una vignetta di DOG

Tutte queste influenze ma anche queste esperienze VAGA le riversa così in DOG che, vien da dire, quasi naturalmente ha vinto il Lucca Project Contest, proprio per la sua forza, tenacia e “aderenza” a una linea espressiva chiara e netta: “Essere oggi qui, dopo aver frequentato Lucca come spettatrice e pubblico, è una botta di adrenalina allucinante – confessa VAGA – soprattutto per quanto concerne lo scambio e la conoscenze delle lettrici e dei lettori.

La “regia” di DOG  La “regia” di DOG

Ho visto che in tanti mi seguivano ma in tanti anche no e che magari si sono incuriositi vedendo alcuni miei disegni. In particolare mi ha colpito un ragazzo, per altro un artista che io reputo davvero molto bravo, che si è presentato in fiera e che con un’estrema timidezza si è messo a chiacchierare con me”. Dog, in uscita domani, è un gran bel fumetto, che “respira” di contemporanea e che ci mostra un’artista che nonostante la giovane età ha fatto già tantissima esperienza e che è in grado di manovrare i mezzi dell’arte grafica per dare forma (e sostanza) alle proprie emozioni.

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