Il manga Gaku è uno splendido inno alla conoscenza, bontà e salvaguardia di sé. Oltre che degli altri.
Che meraviglia Gaku di Shin’ichi Ishizuka, il fumetto, il cui titolo originale di può tradurre con “la montagna di tutti”, in uscita domani per J-Pop Manga. La storia infatti di questo soccorritore di montagna volontaria mi ha davvero scaldato il cuore visto che, specie nel mondo dell’intrattenimento moderno, ci siamo un po’ disabituati ad avere a che fare con personaggi, ancora di più con protagonisti, del tutto buono, figure positive che illuminano i sentieri che percorrono. Eppure, un po’ come avviene per Blue Giant, guarda caso dello stesso autore e sempre pubblicato da J-Pop, anche in questo caso il protagonista, Sanpo Shimazaki, è un individuo positivo, che fa bene agli altri e che con sprezzo del pericolo, ma sempre con cognizione di causa, si impegna a salvare più vite possibili in alta montagna.
Vincitore della prima edizione del prestigioso Premio Manga Taisho e del Premio Shogakukan come Miglior Manga, Gaku alterna avventure adrenaliniche e commoventi, tra nuove sfide con sé stessi e salvataggi in extremis, alla scoperta dei pericoli e delle emozioni mozzafiato della vita ad alta quota. Una lettura imprescindibile per tutti i fan di Shinichi Ishizuka e per gli appassionati di montagna e arrampicata. Il primo volume di Gaku sarà disponibile in libreria, fumetteria e negli store online dal 5 luglio e le successive uscite avranno cadenza bimestrale.
Rispetto a Blue Giant il disegno qui è più dettagliato dal punto di vista dei paesaggi, molto spesso ritratti in tutta la loro maestosa bellezza ma ci si concentra meno sulle linee cinetiche e sul concetto di movimento generale: alla musica jazz, tutto movimento e ritmo forsennato, si sostituisce il “tempo maestoso” delle Alpi giapponesi, dove spesso tutto è silenzio, aria, neve e attesa. Tuttavia, seppur la struttura fortemente episodica (che si presenta, quasi sempre, nella formula: individuo x si perde, lo si va a trovare, si risolve il problema che l’ha fatto perdere e lo riporta indietro) denuncia una composizione della narrazione un po’ più bloccata rispetto ad altre opere, Gaku è un inno alle proprie passioni, alle cicatrici che anche a tremila metri di porta con sé, alle stelle che dominano i nostri percorsi interiori e esteriori.
Un grande manga, insomma, dove la personalità dei vari scalatori entra in assonanza con le cime innevate, con tutta una serie di personaggi, come quella del padre che ha perso il figlio, che entreranno immediatamente nel vostro cuore (sto parlando di “quella” scena con il fiore). Per l’altro questa edizione, oltre che essere bellissima al tatto, è anche ricca di pagine e bella cicciotta, quindi assicurerà una bella serie di letture!