Sì, lo sappiamo benissimo cosa starete pensando: ma questo è un fumetto “per bambini”. E invece no o, meglio, avete ragione, certo Ernest & Rebecca, il paese dei sassi che camminano di Guillaume Bianco e Antonella Dalena, edito da Star Comics, è certamente un fumetto per bambini ma non solo. Infatti le storie raccontate da Bianco e Dalena hanno il pregio di essere, oltre che dolci e dannatamente divertenti, in grado di essere apprezzate a più livelli, sia dal lettore più giovane sia da quello più maturo. Questo grazie all’incredibile idea originale: quella di rendere protagonisti di queste storie Rebecca, una bambina di sei anni e mezzo e Ernest un, udite udite, microbo. Chiaro e evidente come, in un periodo come questo, in cui le scuole sono state chiuse mesi e mesi e il dibattito sulla perdita di un (quasi) anno di educazione nel nostro Paese, un fumetto del genere abbia ancora più valore.
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Prendendo in esame l’ultimo albo pubblicato, ovvero Il paese dei sassi che camminano e dedicato alle vacanze marittime di Rebecca e di Ernest (dai fumetti è stata tratta anche una serie di animazioni di grandissimo successo) si possono rintracciare tutta una serie di temi e situazioni che definire contemporanei e assolutamente attuali sarebbe un pallido eufemismo: non soltanto la famiglia di Rebecca è composta da un padre, artista e deliziosamente nerd e da una madre, super indaffarata col lavoro ma che non dimentica mai di accudire le proprie figlie, divorziato da ormai un paio di anni con una sorella adolescente “in crisi perenne col mondo e, soprattutto, col suo ragazzo”, ma poi vengono analizzati temi come il bullismo, l’amicizia, la solitudine e i dubbi esistenziali di una bambina come Rebecca.
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Oltre ai magnifici disegni di Antonella Dalena, arricchiti dai colori sgargianti, ancora più sgargianti in quest’avventura marittima di Cecilia Giumento, non si può rimanere indifferenti ai dialoghi e alla sceneggiatura di Guillaume Bianco che attraverso una divisione in micro-episodi delle varie vicende non soltanto dà ritmo e corpo alla storia ma la rende anche ideale per essere raccontata/narrata ai lettori più giovani. E si capisce bene perché la serie animata, divisa appunto in episodi, abbia il successo che ha: era già tutto fatto a fumetti! Oltre a questo come non dimenticare il personaggio di Ernest che, come dicevamo all’inizio è un microbo e in fondo di microbi e di piccole malattie, dalla febbre alla nausea passando per il mal di pancia all’acne, si parla in Ernest&Rebecca.
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Alcune tra le parti più adorabili dell’albo sono quelle subito dopo la copertina, in cui si vedono un campionario dei più buffi microbi e virus che si possono immaginare. Si va infatti dal “virus della bellezza” al “microbo del mal d’umore” passando per il “virus delle coccole” al “microbo delle caccole”, tutti quanti caratterizzati dai disegni dolci e buffi di Dalena. Insomma Ernest&Rebecca è stato per noi una vera e propria sorpresa, una delle letture che, di diritto, sono diventate tra le nostre preferite d’estate e che ci hanno fatto scoprire, una volta di più, un modo alternativo e ideale per essere genitori, figli e microbi!
Ernest & Rebecca, il paese dei sassi che camminano – Guillaume Bianco e Antonello Dalena
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